Sardegna

Teatro: 40 candeline per la compagnia Cada die

Festa con rassegna "Sotto questo cielo" alla Vetreria di Pirri

Redazione Ansa

Il Cada die compie 40 anni. Era il 1982. L'Italia di Paolo Rossi vinceva i mondiali e da Berlino partiva l'avventura di un gruppo di ventenni "spiantati ma ricchi di ideali", racconta Giancarlo Biffi, regista, attore, una delle anime della compagnia. A bordo di un furgone sgangherato ma "pieno di cuoricini" acquistato a Kreuzberg da una coppia di sposini, girano per palcoscenici per proporre i loro spettacoli d'esordio: "Escumensa" e "Mariposa". Da allora e ancora oggi la compagnia cagliaritana porta sui palchi sardi e nazionali un teatro di ricerca e sperimentazione, narrazione, impegno civile, denuncia, riflessione su temi attuali, legato al sociale.

Quaranta stagioni di spettacoli, festival, rassegne, incontri e formazione con i laboratori e la scuola di arti sceniche. Un importante traguardo da festeggiare con la rassegna "Sotto questo cielo": quattro appuntamenti dal 17 giugno al 15 luglio nella Corte della Vetreria di Pirri. Si parte il 17 giugno, alle 21, con il pluripremiato spettacolo per bambini e adulti "Chisciotte Fenicottero", ideato da Bruno Tognolini, Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, regia di Pierpaolo Piludu. Liberamente ispirato ai romanzi Don Chisciotte di Cervantes e Fahrenheit 451 di Bradbury. Si prosegue con una "serata di ricordi e sogni", un viaggio con Giancarlo Biffi, Lara Farci, Alessandro Lay, Alessandro Mascia, Mauro Mou, Francesca Pani, Pierpaolo Piludu, Silvestro Ziccardi.

L'8 luglio Cada die riaccende i riflettori sulla necessità di un approccio sempre più sostenibile con "Dagli scarti nascon tesori", documentario curato da Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu. Si chiude il 15 luglio con uno degli spettacoli di repertorio, "Arcipelaghi", tratto dal romanzo di Maria Giacobbe.

Con la sua storia i Cada die sono stati pionieri "di un teatro diventato professione - spiega Pierpaolo Piludu - un teatro in continuo rinnovamento, fatto di incontri con persone di diverse culture". Biffi rievoca gli anni dell'esordio: "Eravamo giovani che stavano scommettendo sul loro futuro, una compagnia nata sulla scia della contestazione giovanile. Le nostre madri ci sostenevano, i padri erano scettici. Prima si pensava di poter cambiare il mondo con la politica nei movimenti. Ora ci proviamo con l'arte".

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