Sardegna

Consiglio 'lumaca': Pais, è mio dovere stimolare l'attività

Presidente interviene dopo polemiche su lettera di richiamo

Redazione Ansa

"E' mio preciso dovere agevolare, stimolare e promuovere l'attività del Consiglio regionale. E sono intenzionato a farlo". Così il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, risponde alle polemiche scoppiate dopo una sua lettera indirizzata ai capigruppo e ai presidenti di commissione in cui invitava i membri dell'Assemblea a produrre di più.
    Sollecitazione che nessuno, sia in maggioranza che all'opposizione, ha preso bene. A partire dal leader dell'Udc Giorgio Oppi che ha attribuito, invece, parte delle responsabilità a chi guida l'Assemblea. Cioè allo stesso Pais che, denuncia il decano del Consiglio, "ancora non ha convocato i capigruppo per procedere alla nomina dei rappresentanti dell'Ersu di Sassari. Si parla anche del Corecom da sei-otto mesi ma non si va avanti, quindi inviterei il presidente ad essere più presente e a consentire che si facciano le leggi".
    All'attacco il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus.
    "Il presidente dell'Assemblea ci dice in pratica che se il Consiglio fa poco la colpa non è del presidente della Regione che non chiude la partita del rimpasto e non presenta i disegni di legge annunciati come la Omnibus 2, ma di tutto il Consiglio, comprese le opposizioni. Ci vuole coraggio", sbotta.
    Per il leader della Lega Dario Giagoni, "è certamente necessario imprimere un'accelerata ai lavori dell'Aula ma urge innanzitutto convocare un tavolo di coalizione alla presenza di tutti i segretari per chiudere definitivamente la questione rimpasto. Benché l'argomento non sia mai stato al centro dei nostri pensieri, è indispensabile - chiarisce l'esponente del centrodestra - che si chiuda la partita per focalizzare la nostra attenzione su questioni che non possono essere rimandate oltre. Sarebbe occasione anche per condividere un'agenda delle priorità e chiudere partite da troppo tempo ancora aperte".
   

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