Sardegna

Inps: sos dal comitato per personale e presidi in Sardegna

Interrogazione Fdi in Parlamento. Deidda: "basta tagli"

Redazione Ansa

Rafforzamento dei presidi in tutta la Sardegna. È un piano straordinario per far crescere e migliorare gli organici delle varie strutture dell'Inps, a cominciare dalla ricostituzione dei centri medici legali. Sono le richieste contenute nell'ordine del giorno approvato dal comitato regionale dell'Istituto di previdenza. In pratica un sos in cui si chiede il coinvolgimento di tutte le istituzioni sarde e delle forze politiche e sociali per superare le criticità nell'Isola.

L'ente in Sardegna, secondo i dati del comitato regionale, registra 2,05 miliardi di euro di entrate a fronte di 4,9 miliardi di uscite, 4,5 delle quali per prestazioni pensionistiche, rappresentando così una realtà economica di primario rilievo nel territorio isolano.

La popolazione residente è di circa 1,6 milioni, con oltre 400mila abitanti che si collocano nella fascia di età superiore ai 65 anni. Negli ultimi anni, denuncia il comitato, si è registrato un progressivo impoverimento della presenza delle pubbliche amministrazioni sul territorio sardo, in particolare nelle zone interne: nel caso delI'Istituto il trend è confermato dall'importante contrazione negli organici, passata dalle 814 unità del 2019 alle 680 attuali.

Si muove anche la politica. Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d'Italia, annuncia la presentazione di una nuova interrogazione al Governo. "È da inizio legislatura che sto denunciando la carenza dell'organico, non colmata con l'ultimo concorso, e la volontà di chiudere i presidi territoriali volendo affidarsi alla rete internet. Peccato che, in molti territori - ricorda il parlamentare sardo - la linea veloce è ancora ostacolata". 

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