Sardegna

Cucina con vista sul mare e vele tra gusto e paesaggio

A Cagliari Sea Flower, locale su chiatta galleggiante a Su Siccu

Redazione Ansa

"Delizie di Poseidone", "Giglio di mare": piatti di gran gusto da assaporare su una terrazza, quasi sospesi sulle onde del mare. Ha aperto di recente a Cagliari il Sea Flower, ristorante e lounge bar su chiatta galleggiante attraccata al molo del porticciolo di Su Siccu, di fronte alla Basilica di Bonaria. Offre una vista a 360 gradi su un'ampia porzione del golfo: la distesa di mare azzurro, le vele e la parata rosa dei fenicotteri. In questo scenario vengono accolti gli ospiti da un affiatato "personale di bordo", a partire dal titolare, Danilo Anversano, e dalla caposala Manuela Carboni. Un'esperienza in un luogo del gusto invitante, per apprezzare l'ottima cucina di Daniele e Enrico Cancedda, i cocktail di Claudio Schirru, le pizze gourmet di Emiliana Scarpa e del suo aiuto Alessio Cao.

"L'ideale è arrivare all'ora del tramonto, magari a piedi, sul lungomare, per poi sorseggiare un drink aperitivo, un caffè, una birra fresca o una coppa di champagne, tra i colori e le sfumature che si riflettono sul mare", suggerisce Emy Scarpa. Lo chef propone il menù in base al pescato del giorno e conduce i commensali "A spasso nell' acqua", col risotto di mare cucinato su brodo di cappone al profumo di zafferano con gambero marinato e graffio di agrumi. In carta "Sua maestà il tortello", fatto a mano al trito di dentice locale e gambero rosso in guazzetto di pomodori datterino profumati al basilico. Dulcis in fundo, savoiardi caserecci, mascarpone e caffè sono gli ingredienti del "Sea Sù". Queste e tante altre le proposte.

Ma al Sea Flower sono tutte da gustare le pizze di Emy Scarpa. La pizzaiola col "Team Cagliari", composto da lei, Marco Mulas e Giuseppe Viola, ha portato a casa il secondo posto ai mondiali di pizza a squadre che si sono svolti a Palermo. La sua proposta va dalla più semplice "Nuova Regina", una Margherita gourmet leggermente rivisitata con burrata, pomodorini confit, pesto e basilico a quelle più elaborate, pochi ingredienti, accurata selezione delle materie prime, lunga lievitazione lenta per renderla leggera. C'è poi la scelta "fai da te" con liberi accostamenti degli ingredienti. E' la "pizza lab", in slang cagliaritano suona così: "fadidda tui" o "arrangiarì". C'è solo l'imbarazzo della scelta.
   

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