Sardegna

Traffico di droga, sequestrati beni a due fratelli olbiesi

Nell'ambito di un'operazione tra Sardegna, Campania e Lombardia

Redazione Ansa

Due case, un lotto di terreno esteso 2500 mq, un garage, quattro autovetture, due motocicli, due conti correnti, due carte di pagamento elettronico prepagate e dieci polizze assicurative vita-morte, per un importo complessivo che si aggira intorno al mezzo milione di euro. È il tesoretto sequestrato oggi dai carabinieri ai fratelli olbiesi Antonio e Francesco Salerno e ai loro familiari nell'ambito dell'operazione per traffico di droga "Barber shop" avviata nel 2017 e conclusa nel febbraio 2020, che vede i Salerno a processo al Tribunale di Tempio accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

Il sequestro dei beni è stato eseguito dai carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, con il supporto dello Squadrone eliportato "Cacciatori di Sardegna" e di due unità cinofile di Abbasanta, con il supporto aereo di un elicottero del 10/o Nucleo elicotteri di Olbia - Venafiorita, in esecuzione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzata alla confisca ai sensi del "Codice antimafia" emessa dalla Prima Sezione penale del Tribunale di Cagliari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Gli inquirenti hanno accertato che i possedimenti dei parenti dei Salerno avevano un valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all'attività economica svolta. Questo ha fatto ritenere che le proprietà siano il frutto dell'attività illecita o ne abbiano costituito il reimpiego.

L'operazione "Barber shop" aveva portato all'arresto di 16 persone che secondo gli investigatori facevano parte di una organizzazione che gestiva il traffico di cocaina fra Sardegna, Campania e Calabria, e di cui i fratelli Salerno erano le menti, dirigendo le attività criminali direttamente dalla bottega di barbiere di Francesco, a Olbia.

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