Sardegna

Corruzione: consigliere regionale sardo salta interrogatorio

Parla invece il costruttore indagato, "tutto regolare"

Redazione Ansa

Non si è presentato a Palazzo di giustizia e ha fatto sapere di avvalersi della facoltà di non rispondere, il consigliere regionale del gruppo Misto Valerio De Giorgi, 57 anni, agli arresti domiciliari dalla scorsa settimana con le accuse di corruzione, tentata truffa e voto di scambio a conclusione di una indagine del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Cagliari, coordinata dal pm Giangiacomo Pilia. Niente interrogatorio di garanzia, quindi, per il politico è difeso dall'avvocato Massimiliano Ravenna.

Davanti al gip Giorgio Altieri è comparso invece il costruttore di Quartucciu Corrado Deina, anche lui finito ai domiciliari per presunta corruzione: in cambio di un emendamento alla legge sul Piano casa avrebbe dato quattro appartamenti a De Giorgi a seguito di una permuta. L'imprenditore - difeso dall'avvocato Franco Villa - ha chiesto e ottenuto di rilasciare brevi dichiarazioni spontanee. Al giudcie ha detto che i suoi rapporti con il consigliere regionale di maggioranza avevano i contorni di una consulenza e che tutelava gli interessi delle imprese edili. Quanto alla permuta fatta col terreno della famiglia del politico, a suo dire era perfettamente in linea con i meccanismi del mercato, tanto che c'era pure il piano finanziario della banca.

Nel frattempo, è slittato a martedì 29 marzo l'interrogatorio del collaboratore di De Giorgi, Marco Pili, assistito dagli avvocati Renato Chiesa e Pierandrea Setzu: è indagato per una ipotesi di tentata truffa perchè avrebbero cercato di far avere un contributo regionale da 650 mila euro alla Pro Loco Città di Cagliari, fondata e controllata - secondo l'accusa - direttamente dal consigliere regionale attraverso parenti e persone a lui molto vicine. 
   

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