Sardegna

Pilota fallisce ammaraggio con idrovolante, illeso

Aereo si è capovolto, sul posto Guardia Costiera e Carabinieri

Redazione Ansa

Non è un ultraleggero ma un idrovolante il velivolo finito in mare questa mattina davanti alla spiaggia della Cinta, nel comune di San Teodoro. Lo si apprende dalla Guardia costiera di Olbia intervenuta sul posto. La stessa Capitaneria ha fornito una ricostruzione precisa dell'incidente. L'idrovolante era partito dall'aviosuperficie "Lu Scupaglio": durante la manovra di ammaraggio nello specchio acqueo antistante la Cinta, si è ribaltato a circa 200 metri dalla riva all'interno dell'area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo.

Il pilota, Salvatore Biddau, grazie anche al suo sangue freddo, frutto di navigata esperienza, è uscito illeso del mezzo per guadagnare il litorale in autonomia, dove è stato soccorso dai medici del 118 che ne hanno constatato il buono stato di salute. Sul posto sono poi arrivati i militari del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Guardia costiera con una squadra a terra e due unità navali. Operazione coordinata dalla sala operativa dela Direzione marittima della Sardegna settentrionale guidata dal capitano di vascello Giovanni Canu. E' stato così accertato che l'idrovolante ribaltato era ancora integro e che non c'erano perdite di carburante in atto. Il velivolo è stato quindi rimosso dallo stesso proprietario.

IL PILOTA, "HO FATTO UNA SCIOCCHEZZA" - “Mi sono ribaltato perchè ho commesso una stupidaggine, sono un pilota esperto ma è successo quando forse ero troppo stanco e avevo voglia di riposarmi un attimo”. Così al Tg di Videolina Salvatore Biddau, il pilota di 50 anni di San Teodoro finito in mare stamattina con il suo idrovolante davanti alla spiaggia della Cinta.

“Ho preso l’idrovolante per godermi la bellezze del posto e ho dimenticato di ritirare il carrello in ammaraggio - ha raccontato - E’ stata una mia dimenticanza. Durante il ribaltamento ero perfettamente lucido e ho fatto tutto ciò che il manuale richiede: ho aperto la cabina, ho chiuso la benzina, ho spento il motore, poi mi sono fatto una nuotata. La paura? Non so cosa vuol dire. Forse ero più arrabbiato - confessa - perché mi son giocato una aeroplano che mi è costato 30 anni di sacrifici”.

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