Sardegna

Femminicidio Sardegna,due comunità unite per l'ultimo saluto

Parroco, la società deve attivarsi per combattere questi crimini

Redazione Ansa

 "La società deve essere chiamata ad attivarsi con tutte le forze per combattere i femminicidi e la violenza sulle donne, preghiamo tutti per questi atroci delitti". È l'appello lanciato da don Giuseppe, parroco di Cabras, durante l'omelia del funerale di Danela Cadeddu, la 51enne uccisa nel sonno dal marito a colpi di martello a Zeddiani (Oristano).
    Nella chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras, paese d'origine della vittima del femminicidio, alle 11 c'erano già oltre 200 persone. Presenti i sindaci di Cabras e Zeddiani, Andrea Abis e Claudio Pinna, gli esponenti delle due amministrazioni comunali, la mamma, i fratelli e le sorelle di Daniela, gli amici, ma anche tantissimi cittadini.
    Le due comunità si sono unite nel dolore e si sono strette attorno ai familiari della 51enne. Nella sua omelia il sacerdote ha ricordato quanto detto due mesi fa da Papa Francesco sulla violenza sulle donne e i femminicidi, facendo appello alle comunità affinché si attivino. Un appello identico a quello lanciato ieri anche dal sindaco di Cabras Abis e raccolto già delle scuole del paese che oggi si sono fermate per un minuto di silenzio.
    "Chiederò questo minuto di silenzio anche ai miei figli - ha commentato all'ANSA subito dopo il rito funebre Abis - anche il dirigente scolastico ha inviato una circolare per avviare un percorso di approfondimento sui temi del femminicidio e della violenza sulle donne. Sono argomenti delicati e importantissimi che devono essere strutturati. I femminicidi e la violenza sulle donne sono un fatto culturale e il percorso di cambiamento va intrapreso già a scuola, da piccoli".

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