Sardegna

Aou Cagliari: Policlinico e S. Giovanni pronti a nuove sfide

Dg Seazzu, azienda grande realtà che si è rafforzata

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 14 GEN - Pronti ad accogliere le nuove sfide, Policlinico Duilio Casula e San Giovanni di Dio centrali nella sanità sarda.
    È il messaggio lanciato dalla direttrice generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Chiara Seazzu.
    Riunito oggi il collegio di direzione, composto dai direttori sanitario, Ferdinando Coghe, amministrativo, Maria Luisa Mastino, e dai direttori di dipartimento. All'incontro hanno partecipato anche il professor Giorgio La Nasa, prorettore all'assistenza, il prof. Luca Saba, presidente della Facoltà di Medicina, e il prof. Gavino Faa, direttore di Anatomia patologica.
    "L'Aou di Cagliari è una grande realtà - dice Seazzu - che in questi anni si è rafforzata ed è cresciuta per centralità e importanza nel panorama sanitario sardo. La specificità e unicità dell'Aou è racchiusa in tre parole chiave: assistenza, didattica e ricerca. Ed è su questo che continueremo a lavorare intensamente, in stretta collaborazione con l'Università degli Studi di Cagliari".
    Avanti nonostante il virus. "La pandemia - aggiunge - ha provato tutti, cittadini ma anche gli operatori sanitari. La battaglia al Covid-19 sarà ancora lunga e dura. Dobbiamo guardare avanti, pensando a un sistema che progressivamente riacquisti la normalità, ampliando l'offerta di salute e avvicinandoci sempre più ai cittadini. I pazienti sono il nostro punto di riferimento e su di loro concentreremo la nostra attenzione, migliorandoci nell'assistenza e nell'accoglienza".
    La squadra dell'Aou di Cagliari, ha concluso Seazzu, "è composta da donne e uomini capaci che lavorano con passione per il bene della collettività. Un team di specialisti, di amministrativi, di tecnici, di operatori della sanità altamente competenti e pronti ad accogliere le nuove sfide che ci attendono. Insieme rafforzeremo la nostra azienda e la renderemo ancora più centrale nel sistema sanitario sardo". (ANSA).
   

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