Sardegna

Sanità: comitato cittadini Oristano pronto a nuova protesta

Appello per mobilitazione unitaria dopo il caso Cto di Iglesias

Oristano ingresso Pronto Soccorso Ospedale San Martino

Redazione Ansa

Il Comitato per la salute di Oristano è pronto ad una nuova protesta in difesa dell'ospedale San Martino e gli altri servizi sanitari territoriali e chiama a raccolta istituzioni e cittadini per avviare una grande mobilitazione. un'iniziativa "per richiamare l'attenzione di una politica regionale muta, cieca e sorda rispetto al grido di aiuto di tutta una provincia". Nell'appello, che arriva dopo più di un anno di battaglie, manifestazioni, denunce, parla di "guerra tra poveri", riferendosi alla paventata chiusura del Cto di Iglesias, scongiurata con la discesa in campo del sindaco della città, insieme a tutti i suoi colleghi del territorio.

"Due giorni sono bastati perché la forza politica del consigliere regionale della zona si manifestasse in tutta la sua potenza con una delibera dell'assessorato in cui si afferma che verranno sospesi gli interventi programmati, ma che gli anestesisti ed ortopedici del Brotzu daranno supporto ai colleghi del Cto di Iglesias di modo che venga assicurata l'assistenza h 24". "A Oristano gli interventi programmati sono bloccati da quasi venti mesi - rimarca il Comitato - A mala pena si fa fronte alle urgenze, ma non importa niente a nessuno. E questa situazione è emblematica dello scarso o nullo peso specifico dei consiglieri eletti dai cittadini di questa provincia di cui dovrebbero, con le unghie e con i denti, tutelare la salute".

"Il tutto fa il paio con le promesse mai mantenute da parte della direzione ospedaliera rispetto a prestazioni aggiuntive degli anestesisti di Nuoro - incalza - dodici ore una volta alla settimana, come se negli altri sette giorni ai pazienti fosse impedito di fratturarsi, o al millantato rientro di un'anestesista dalla maternità o all'arrivo di tre pediatri entro il mese di dicembre. Di certo c'è solo che due pediatri andranno in pensione tra qualche giorno e che, con l'organico ridotto a sei medici, non si garantiranno neppure i servizi essenziali", conclude il Comitato.

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