Sardegna

Calcio e marketing,Laudicino "Cagliari come Atletico Bilbao"

Presentazione nuovo libro alla Unipol Domus coi tifosi rossoblù

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 04 DIC - Sport marketing formula. Come far vincere la squadra anche fuori dal campo riportando il tifoso al centro. È il libro di Maurizio Laudicino, esperto di marketing dello sport, presentato nella sala stampa della Unipol Domus di Cagliari.
    Con una ricetta suggerita anche per l'Isola. "La Sardegna potrebbe replicare, unica in Italia, l'esperienza dei Paesi Baschi - ha detto Laudicino - dove i giocatori di tutte le squadre, a cominciare dal mitico Atletico Bilbao, sono autoctoni. Bene, in un calcio che sta smarrendo sempre di più la sua vocazione popolare e l'identità territoriale, potrebbe diventare un fantastico spot da offrire alle nuove generazioni e un messaggio ai vertici del mondo del calcio".
    Tifoso al centro: "A Livorno - ha detto- dove sono stato due anni, avevo coniato lo slogan 'una squadra una città', che guarda caso è molto vicino a 'una terra, un popolo e una squadra' che è stato utilizzato per il Cagliari. Solo così è possibile creare un solido legame fra tifosi e squadra, che permette di superare anche le fasi più difficili e perdura al di là dei risultati sul campo. Purtroppo in Italia vige la regola contraria: invece che coinvolgere si fa di tutto per allontanare i tifosi, soprattutto i più giovani che invece sono preziosi per garantire il ricambio generazionale anche sugli spalti. E le cose non vanno meglio sui campi, dove si registra un'emorragia di praticanti dal calcio e una crescita in altre discipline sportive".
    Il libro di Laudicino riassume in dieci passaggi la formula del marketing sportivo. Dalla definizione del mercato al "gol economico" l'autore analizza tutte le possibili mosse vincenti di un club che cresce con i suoi tifosi.
    Allo stadio presenti anche la vice presidente del Centro di Coordinamento Cagliari Club, Donatella Dessì, e l'amministratore delegato della Scuola calcio "Gigi Riva" Daniele Cortis. (ANSA).
   

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