Sardegna

Combustibili green, accordo da 4 mln tra Sotacarbo e Netl

Azienda sarda proseguirà collaborazione con Dipartimento Usa

Redazione Ansa

Proseguirà sino al giugno 2026 l'accordo di collaborazione, avviato tre anni fa, tra la Sotacarbo e il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti per lo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia elettrica a basse emissioni di carbonio. Un prolungamento che abbraccia anche la ricerca sull'idrogeno e i combustibili verdi. L'accordo è stato sottoscritto tra il presidente dell'azienda del Sulcis, Mario Porcu, e il direttore del Netl Brian J. Anderson.
    "L'impegno di Netl di proseguire e aumentare il coinvolgimento nelle attività da eseguire nel Centro ricerche Sotacarbo per la gestione della transizione energetica e lo sviluppo di tecnologie low carbon, idrogeno e combustibili rinnovabili - afferma Porcu - è un altro tassello nell'implementazione del nostro Centro e nello sviluppo di tecnologie che dovranno assicurare la transizione energetica della Sardegna".
    Il prolungamento dell'accordo internazionale Netl e Sotacarbo, società partecipata dalla Regione Sardegna e da Enea, è coerente con il cambio di strategia voluto dall'amministrazione Biden sui temi dell'energia e del cambiamento climatico. Tra i punti chiave diversi progetti legati all'idrogeno che verranno sviluppati nei laboratori e negli impianti del Centro ricerche Sotacarbo.
    "L'accordo firmato oggi è la testimonianza dell'apprezzamento per il lavoro fatto dai nostri colleghi assieme ai ricercatori Sotacarbo, che per noi rappresenta la collaborazione internazionale più proficua tra quelle in corso", spiega Charles Taylor, responsabile delle collaborazioni internazionali del Netl. "L'impegno economico in questo accordo è valutato in quattro milioni di dollari e siamo convinti che non solo la Sardegna ma anche l'Italia e gli Stati Uniti beneficeranno delle attività che svilupperemo assieme sull'idrogeno pulito".
    L'accordo Sotacarbo-Netl, che rientra nella cornice definita dal Bilaterale tra Usa e Italia su ricerca e energia, permetterà inoltre di rafforzare e sviluppare la cooperazione scientifica e lo scambio di ricercatori tra i due Paesi.
   

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