Sardegna

Basket: Dinamo si rituffa in Champions in cerca di riscatto

Domani a Sassari sfida agli ucraini del Promotey

Redazione Ansa

Vittoria d'obbligo per la Dinamo Banco di Sardegna oggi alle 20:30 al PalaSerradimigni contro gli ucraini del Prometey, nella gara valida per la terza giornata di Champions League.
    I biancoblu di coach Cavina nelle prime due giornate giocate in trasferta hanno perso contro i tedeschi di Ludwisburg e contro Tenerife, e sono fermi in fondo alla classifica del gruppo A a pari punti proprio con Prometey. La gara di domani si annuncia come uno spareggio, dato che la terza classificata del girone avrà la possibilità di passare al turno successivo della Champions. Una sfida decisiva cui la Dinamo arriva con il morale basso, dopo la sconfitta patita domenica al palazzetto di piazzale Segni contro Brescia.
    Anche oggi la Dinamo non potrà contare sul roster al completo: il centro italo-senegalese Diop, rientrato in squadra dopo il lungo infortunio, non è ancora pronto. Dovrebbero restare fuori dalle convocazioni gli altri due infortunati, capitan Jack Devecchi e Massimo Chessa. I biancoblu si affideranno all'esperienza e alla mira di Logan per continuare a tenere viva la speranza di approdare alla prossima fase della Champions.
    "Dobbiamo reagire, trovando la voglia e l'energia dopo una brutta partita in campionato, ed essere bravi a trovare una reazione di squadra e nei singoli - commenta l'assistant coach, Giorgio Gerosa -. Serve trovare più spinta in attacco, con la voglia di passarci la palla fino a costruire il tiro migliore, dovremo essere bravi a uscirne di squadra più che affidandoci alle giocate dei singoli".
    "Prometey è l'ultima squadra ad aver staccato il biglietto per la regular season, hanno cambiato qualcosa rispetto all'inizio: hanno inserito un giocatore come Miro Bilan, che noi conosciamo bene, e DJ Kennedy, ala pericolosa uno contro uno - prosegue Gerosa -. Possono contare su molte bocche di fuoco e hanno un talento diffuso soprattutto nel gruppo americano dove c'è un giocatore come D'Angelo Harrison, già visto a Brindisi, e DJ Stephens, giocatore interno e ottimo realizzatore da fuori che però può mettere palla a terra".
   

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