Sardegna

Rogo baraccopoli: spenti ultimi focolai, parametri aria ok

Rassicuranti le prime analisi dell'Arpas sugli inquinanti

Redazione Ansa

Sono terminate nella tarda serata di ieri le operazioni di spegnimento dei focolai attivi e messa in sicurezza di tutta l'area dell'ex baraccopoli di via San Paolo, a Cagliari, devastata da un gigantesco rogo doloso appiccato nella notte tra giovedì e venerdì poche ore dopo lo sgombero del campo. Sul posto, insieme a numerose squadre dei vigili del fuoco, ha operato anche un nucleo speciale che con le macchine di movimento terra ha spostato i vari materiali bruciati, consentendo di spegnere anche gli ultimi focolai.

Nell'area i pompieri hanno rinvenuto e messo in sicurezza oltre 50 bombole di Gpl e una decina di bombole di acetilene. Ben 12 gli inneschi individuati dai vigili del fuoco, che nei prossimi giorni potrebbero effettuare nuovi sopralluoghi in via San Paolo: qualcuno ha voluto distruggere tutto quello che era rimasto all'interno dell'area dopo lo sgombero. Un'azione che ha messo in allarme l'intera città, perchè il fumo nauseabondo e potenzialmente nocivo sprigionatosi dall'incendio è stato avvertito dal centro alla periferia per molte ore.

L'Arpas ha raccolto i dati della centralina attiva sul molo Sabaudo del porto dalla quale, fortunatamente, non si registrano superamenti dei limiti di legge per la qualità dell'aria. "I parametri sono molto al di sotto", rassicura in un colloquio con l'ANSA il direttore generale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, Alessandro Sanna. Nessuna preoccupazione, quindi, per sostanze come anidride solforosa, ossido di carbonio, biossido di azoto, PM10 e PM 2,5. Si attendono adesso i dati dei campionamenti effettuati dai tecnici dell'Arpas nell'area dell'incendio e quelli relativi alle possibili ricadute al suolo di diossina.

Nel frattempo proseguono le indagini della Polizia municipale per individuare gli autori del rogo. "Stiamo analizzando attentamente i filmati della videosorveglianza - spiega il comandante Guido Calzia - il materiale è tanto, stiamo lavorando a blocchi in modo da verificare tutte le riprese".
   

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