Sardegna

Grazia Deledda, apripista battaglie delle donne

Un anno di celebrazioni per nascita scrittrice Premio Nobel

Redazione Ansa

di Maria Giovanna Fossati

Poche figure femminili nella storia della Sardegna possono essere prese a icona della lotta per l'emancipazione e per la conquista della parità dei diritti tra uomini e donne come la scrittrice Grazia Deledda, prima e tuttora unica donna italiana a ricevere il Premio Nobel per la letturatura. Una letterata di caratura internazionale ma soprattutto una grande barbaricina che solo grazie alla sua caparbietà e alla sua tenacia, lottando e vincendo contro preconcetti e ostruzionismi dovuti anche e soprattutto al suo essere "donna moderna", riusci a imporsi ai massini livelli in un'epoca dove femminismo e pari opportunità erano concetti astrusi, se non reietti, anche all'interno degli "evoluti" circoli dell'intellighenzia dell'epoca.

Da oggi e per un anno interno, musica, versi, testimonianze e un ricco calendario di eventi celebreranno il 150° anniversario dalla sua nascita, lei che la tra la fine dell'800 e i primi del '900 seppe affermarsi nel mondo della letteratura, e partendo dal rione Santu Predu di Nuoro arrivò fino a Stoccolma. La giornata inaugurale delle celebrazioni deleddiane si è svolta all'istituto superiore Francesco Ciusa, si è aperta con i versi del musicista Piero Marras ed è proseguita con l'emozione delle lettere di Grazia interpretate dall'attrice Monica Corimbi accompagnata al sax da Gavino Murgia. "Il filo rosso di queste celebrazioni - ha spiegato il direttore artistico delle manifestazioni deleddiane Anthony Muroni - sarà la frase 'Grazia Deledda una donna dei nostri tempi', è stata infatti una donna che non mise limiti alle donne ed è per questo che dedichiamo questa giornata alle donne dell'Afghanistan che vivono un momento drammatico. La scrittrice nuorese, già nell'Ottocento, non accettava il ruolo che le veniva dato e ha intrapreso la strada dell'autodeterminazione, proposta anche attraverso le figure raccontate nei suoi libri: donne che amano e lavoravano, esattamente come gli uomini". Tante le iniziative in Sardegna, in Italia e all'estero nei prossimi mesi: si parte il 29 settembre con un evento in Senato con la presidente Casellati e il ministro della Cultura Franceschini, si prosegue con convegni e spettacoli teatrali in Sardegna e nella Penisola e una mostra multimediale. In calendario anche appuntamenti internazionali: a Stoccolma in collaborazione con la Fondazione del Nobel, a Dubai in occasione dell'Expo e a San Pietroburgo in Russia, visto il filo che legava la scrittrice a Tolstoj con cui teneva una corrispondenza.

"Grazia Deledda è un'icona della donna sarda, con lei la Sardegna è entrata nel dibattito culturale e letterario del mondo intero - ha sottolineato il governatore Christian Solinas - Nell'Isola tante donne sono emerse da Eleonora D'Arborea in poi e nel nuorese ci sono stati esempi importanti: Grazia Deledda e Marianna Bussalai, donne antisegnane che si sono imposte nel mondo della cultura sarda". Emozione e orgoglio per le celebrazioni nella sua città natale, ribattezzata l'Atene sarda per il grande numero di intellettuali e artisti al suo interno. Caratteristica che affonda le radici proprio nell'opera della sua concittadina più illustre. "Grazia Deledda è la musa ispiratrice - ha detto il sindaco di Nuoro Andrea Soddu - quasi una divinità religiosa che ha invaso la nostra immaginazione e i nostri sogni, che sembrano possibili se pensiamo all'esempio della sua vita".

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