Sardegna

Basket: Dinamo pronta all'esordio, domani arriva Pesaro

Coach Cavina, è arrivato il giorno tanto atteso

Redazione Ansa

 Il massimo campionato di basket riparte: prima giornata per la Dinamo Banco di Sardegna domani alle 18 al PalaSerradimigni contro la VL Pesaro.
    "È arrivato il giorno tanto atteso, quello dell'inizio del campionato - afferma coach Demis Cavina - abbiamo fatto un bel percorso fino a ora, abbiamo fatto tanti passi in avanti in termini di conoscenza reciproca e miglioramento dal punto di vista tecnico e tattico. La partita con Brindisi ha dato dei segnali e abbiamo lavorato in questo senso ma devo dire che ad oggi siamo contenti: approcciamo a questa prima partita di regular season con una buona dose di fiducia derivata dal fatto che la squadra sta crescendo, stanno crescendo i singoli, e c'è voglia di mettere in campo quello su cui lavoriamo in settimana.
    Non ci facciamo condizionare da nessun tipo di risultato di questa preseason, guardando ai nostri avversari sono troppo poche le partite ufficiali per poter ipotizzare dei giudizi su qualsiasi squadra. Le partite di Supercoppa hanno fatto vedere solo una parte delle criticità del momento, non solo nella nostra squadra ma anche in quelle che hanno partecipato.
    Sappiamo che le prime di campionato sono sempre delle partite a sé dal punto di vista del risultato e dell'andamento - prosegue Cavina - pensiamo solo a noi con l'obiettivo di migliorare gli aspetti negativi della partita di Brindisi sfruttando il fatto di giocare in casa e questo rappresenta un punto positivo. Il Palazzetto ci dà sempre quel qualcosa in più, le notizie ci danno la speranza di avere presto tanta gente".
    Situazione infermeria? "Anche se nella partita con Brindisi oltre all'assenza di Borra il problema sono stati i falli, è stata una partita non regolare dal punto di vista dei minutaggi.
    Jacopo si è allenato, non con continuità questa mattina avrà una visita di controllo e spero possa essere della partita. Quando c'è un'assenza però preferisco non parlarne, non lo farò mai perché poi in campo si va in cinque e un'assenza viene spesso e volentieri coperta dall'impegno dei compagni, che fanno un extra sforzo per sopperire. Mi piace pensare che una squadra così lunga possa sempre sopperire alle assenze trovando la forza al proprio interno".

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