Sardegna

Lirico Cagliari: felice debutto da coreografa per Abbagnato

Giselle ha dato il via tra applausi a "Autunno in Musica"

Redazione Ansa

Una Giselle dinamica, con un tocco di modernità nel rispetto della tradizione. Applausi ieri al Teatro Lirico di Cagliari per la prima del celebre balletto, che segna l' esordio di Eleonora Abbagnato nelle vesti di coreografa, in un titolo di repertorio. Una prima assoluta proposta nel capoluogo sardo e accolta con lunghi battimani e ovazioni e ripetuti "brava" "bravo" rivolti a tutti i protagonisti. Un felice debutto per l'étoile internazionale nella sua lettura del capolavoro del romanticismo francese, su musica di Adam. Ieri è stato il giorno del rientro in sala per il pubblico, pur ancora sacrificato tra le due logge. 400 in tutto i posti assegnati. La platea, per rispettare il distanziamento antiCovid, è infatti occupata dall'Orchestra - diretta da David Garforth. Uno spettacolo di forte impatto, in un allestimento del Teatro dell'Opera di Roma e Daniele Cipriani e che ha dato il via alla rassegna "Autunno in musica".

Applauditissimi, tra gli altri, Maia Makhateli (Giselle) Flavio Salamanka (Albrecht) Federico D' Ortenzi (Hilarion) Marianna Suriano (Myrtha) impegnati tra espressivi assoli e passi a due. Abbagnato, lasciando intatta la storia, ha modificato tecnicamente la coreografia, aggiunto nuove danze, come quella dei contadini, dando così spazio, nel primo atto, anche al corpo di ballo maschile, come elemento innovativo in un balletto tradizionalmente femminile. "Ho voluto raccontare la storia di una famiglia di contadini, dando risalto alla figura, protettiva, della mamma, inserendo anche la presenza di due bambini", ha sottolineato la celebre danzatrice. Una fortunata inaugurazione per "Autunno in musica".

Repliche fino al 26. "Questo debutto nella coreografia per me è molto importante perché ho danzato diverse volte nel ruolo di Giselle e soprattutto in quello di Myrtha, la regina delle Villi, uno dei miei preferiti - ha detto all' ANSA Eleonora Abbagnato - un ruolo molto forte e rappresentativo del secondo atto. Sono due personalità differenti ma entrambe sprigionano una grande forza".
   

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