Sardegna

Cinema: nell'entroterra sardo le note dell'heavy-metal

Diventa un docufilm la storia del festival Rock and Bol

Redazione Ansa

Bolotana 'capitale' dell'heavy-metal e dintorni. Storia di un piccolo borgo del Marghine, in provincia di Nuoro, che da 15 anni attrae appassionati da tutta Italia. Il festival Rock and Bol è al centro di un docufilm scritto e diretto da MIS Factory, ovvero Fabio Carta e Alberto "Bobo" Murru. "Il rumore di un paese al centro della Sardegna" ripercorre in 30 minuti le tappe di questo festival nato con un'impronta rock, attraverso la voce dei protagonisti, un gruppo di ragazzi di Bolotana. Aldo Ortu, insieme ad alcuni amici appassionati di musica estrema, heavy-metal, punk, rock, ha dato il nome all'associazione e creato un festival in questo borgo arroccato su una collina.
    Nel 2007 ha preso forma un sogno che ancora oggi è realtà.
    Nel 2010 arriva la svolta. Fabio Carta suggerisce la trasformazione del festival in un evento heavy-metal unico in tutta l'Isola. Sul palco di Rock and Bol arrivano i brasiliani Sepultura, tra le più importanti metal-band al mondo.
    Quell'esplosivo concerto incorona Bolotana nell'olimpo dei festival rock-metal nazionali. Il cartellone di Rock and Bol ha annoverato negli anni nomi del calibro di Exodus dalla California, Overkill da New York, Arch Enemy dalla Svezia, Dragonforce dal Regno Unito, gli italiani Bulldozer e Necrodeath e poi ancora i Cannibal Corpse dagli Stati Uniti, i giovanissimi ucraini Jinjer e i Marduk dalla Svezia oltre a una trentina di band sarde che nel corso degli anni sono salite sul prestigioso palco del festival per suonare insieme ai mostri sacri del metal internazionale. Nell'estate 2019 l'ultima edizione, con i Jinjer e i Marduk come co-headliner.
    La pandemia spegne la musica ma non la creatività. Nasce così l'idea di realizzare un docufilm sulla storia del festival.
    "Rock and Bol è prima di ogni cosa una storia di una amicizia accomunata dalla passione per la musica e l'amore per il proprio paese. Alla noia e all'immobilismo che spesso vive nei piccoli centri abbiamo preferito l'impegno e l'attività culturale, musicale - spiega il presidente dell'associazione Luciano Sulas - il pubblico negli anni ha apprezzato e riconosciuto in Rock and Bol un evento identitario, un esempio da seguire e supportare". Un festival unico nel suo genere: "Non è solo un evento, non è solo un concerto ma è un popolo di persone che ci seguono, che ci sta dietro", conclude Sulas. Il docufilm sarà presentato il 18 settembre alle 20 nel Bastione San Pietro di Bolotana. Seguiranno i concerti dei giovani BlackBoard di Porto Torres e dei Rod Sacred di Villasor.

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