Sardegna

Tutela ambiente marino, alleanza Wwf-Area protetta Capo Testa

Santa Teresa, firmato protocollo d'intesa che sancisce l'unione

Redazione Ansa

di Gian Mario Sias

La difesa delle coste e del mare, la divulgazione dei progetti di ricerca su cetacei e ad altri organismi marini, lo sviluppo di progetti congiunti di conservazione della biodiversità marina: sono i pilastri su cui fonda l'alleanza tra WWF Italia e Area Marina protetta di Capo Testa - Punta Falcone.
    Nella sede del WWF di Santa Teresa Gallura è stato siglato un protocollo d'intesa tra la presidente di WWF Italia, Donatella Bianchi, e Leonardo Lutzoni, direttore dell'Amp. La collaborazione fra l'associazione ambientalista e l'Area Marina protetta dura in realtà dagli anni 90, quando per primo il WWF propose un parco marino da Capo Testa a Monti Russu. "Questo accordo amplia la rete di collaborazioni che ci legano con altre aree marine protette per la tutela del Mediterraneo", spiega Donatella Bianchi. "L'impegno più ambizioso che il WWF si è posto per il 2021 riguarda proprio le Aree marine protette", aggiunge la presidente. "Se vogliamo vincere la sfida 30by30, che mira a proteggere entro il 2030 il 30% dei mari europei in modo efficace, serve un incremento della superficie protetta nel Mediterraneo per creare altri rifugi e aree di ripopolamento delle specie più minacciate", aggiunge. "Per godere di ecosistemi marini e costieri sani entro il 2030, facendo in modo che anche le comunità li riconoscano come altamente preziosi per il benessere umano - conclude - è essenziale una rete di aree marine protette efficaci ed ecologicamente connesse, capace di rigenerare la salute degli ecosistemi marini e garantire benefici a tutta la collettività".
    Donatella Bianchi ha poi manifestato a proprio nome e a nome del WWF Italia vicinanza "a tutte le persone che hanno perso la loro casa e stanno soffrendo a causa dei devastanti incendi che hanno colpito la Sardegna, portando via oltre 20mila ettari di territorio, boschi, oliveti e campi coltivati". Come a Torre Guaceto e Miramare, che sono Aree marine protette ma anche Oasi del WWF, l'associazione mette le sue competenze e i suoi strumenti a disposizione dell'Area marina, che gestirà il Centro didattico e informativo di Santa Teresa. "Poter usare questo luogo per sviluppare attività di educazione e sensibilizzare le persone alla sostenibilità è molto importante", sottolinea Leonardo Lutzoni. "Siamo felici di iniziare questo percorso in un luogo simbolico - aggiunge - che le persone potranno vivere e frequentare per conoscere le tematiche ambientali, in particolare quelle legate ai mari e alla nostra Area marina".
    La giornata dedicata alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente marino-costiero era iniziata con l'impegno di numerosi volontari per pulire la spiaggia di Santa Reparata.
    L'attività ha coinvolto i volontari di WWF SUB e il Diving Mediterraneo di Santa Teresa di Gallura, iscritto alla community di diving e subacquei del WWF. In un paio d'ore sono stati riempiti 21 grandi sacchi di rifiuti: plastica, reti e attrezzi da pesca, bottiglie, mozziconi di sigaretta, lattine, occhiali, cialde da caffè, pinne, un copertone, taniche di plastica, una grata e un pallone.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it