Sardegna

Tokyo: allenatore Patta, amava calcio e pensava solo al gol

Garau, "l'ho scoperto a scuola, è stato difficile convincerlo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ORISTANO, 06 AGO - A lanciare Lorenzo Patta nel mondo dell'atletica è stato Francesco Garau, docente di educazione fisica e uno degli allenatori più importanti in Sardegna. Qualche anno fa lo ha strappato ai dribbling e ai gol, perché Patta amava il calcio, giocava in un club che è stato anche in serie C, il La Palma-Monte Urpinu di Cagliari. Poi il resto è venuto da se: prima l'opera di convincimento del maestro. Poi i risultati. E l'oro, il primo sardo alle Olimpiadi in atletica. "Un'emozione indescrivibile - spiega all'ANSA Garau - ho seguito la gara solo con mia moglie. Non volevo distrazioni. Ci credevamo. Ma arrivare all'oro forse era un sogno troppo azzardato. Mi ha impressionato la freddezza. Ma lui è sempre stato così. Anche se poi alla fine è crollato in un pianto, questo mi ha un po' sorpreso. Un ragazzo taciturno che si fa voler bene, ecco. Che in gara riesce a vincere ogni emozione: non ho mai visto nessuna sbavatura in questi giorni".
    Il pezzo forte di Lorenzo? "Lui è più un duecentista si esprime meglio in curva. Forse corre meglio in curva che in rettilineo".
    Una storia nata a scuola, allo scientifico Mariano IV di Oristano: "Me l'ha segnalato un collega, Marco Meletti- spiega Garau - dai giochi studenteschi aveva visto delle buone doti. Ma c'era un problema. Lorenzo era un calciatore che segnava gol a grappoli. La cosa più difficile è stato convincerlo a dedicarsi all'atletica. Piano piano ci siamo riusciti: prima faceva tutti e due, il campionato di calcio sino a maggio, poi l'atletica d'estate. Poi sono arrivate le vittorie a livello allievi. E lì si è convinto anche lui". (ANSA).
   

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