Sardegna

Carenza medici di base, "salvagente" Snami a Regione

Lettera presidente Salvago a Nieddu e Temussi con proposte

Redazione Ansa

Per arginare da subito il fenomeno della carenza dei medici di medicina generale che sta si sta verificando in Sardegna il sindacato Snami offre la propria disponibilità a trovare soluzioni comuni sollecitando un incontro con Regione e Ats. Lo fa il presidente Snami Sardegna, Domenico Salvago, in una lettera aperta all'assessore alla Sanità Mario Nieddu e al Commissario straordinario Ares-Ats Massimo Temussi.

Secondo il sindacato medico è possibile porre in essere "degli accorgimenti operativisi può tamponare nell'immediato l'emergenza e costruire delle soluzioni condivise per il prossimo futuro". Tra le proposte operative: "eliminare il vincolo per i medici di assistenza primaria (medici di famiglia) che impedisce di effettuare turni di guardia sopra i 650 pazienti e portarlo a 1000 pazienti. Oggi un Medico di Famiglia quando arriva ad acquisire 650 pazienti deve lasciare la guardia medica - osserva lo Snami - Lo stesso vale per il completamento orario che viene tolto quando si raggiungono 350 pazienti".

Poi ancora "permettere ai medici pensionati di effettuare le sostituzioni date direttamente dalla Assl, come consentito dalla struttura interregionale sani- tari convenzionati) che si è pronunciata formalmente in tal senso e far inserire da subito come Medici di Famiglia definitivi anche coloro che non sono in graduatoria ma hanno passato il diploma di medico generico". Inoltre "incentivare l'inserimento dei medici nelle zone disagiate della Medicina di Famiglia (attualmente non riconosciute dalla regione), concedere locali aziendali o del comune a titolo gratuito per favorire l'inserimento di medici di famiglia negli ambiti territoriali meno appetibili senza medico e finanziare attraverso l'accorso integrativo regionale nuove associazioni ed aggregazioni mediche per favorire l'inserimento di nuovi medici".
   

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