Sardegna

Robot gioca a morra, è ricerca su intelligenza artificiale

Bitti, studio sui processi mentali e possibili applicazioni

Redazione Ansa

Non è stato facile, gli sfidanti umani accorsi da Barbagia e Ogliastra hanno giocato con abilità e tanta curiosità contro il robot Gavina2121 animato con una nuova tecnologia dell'intelligenza artificiale rispetto al suo predecessore Gavin del 2010. Lo scontro tra uomo e macchina è stato vinto dai giocatori in carne e ossa abili nel tradizionale gioco della morra, che consiste nell'indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati con le dita dai giocatori (due o quattro) simultaneamente mentre stanno l'uno di fronte all'altro Il match finale è stato l'epilogo di un incontro che si è tenuto a Bitti, nell'area museale del paese, dove un pubblico appassionato è accorso per ascoltare i maggiori studiosi di scienze cognitive e intelligenza artificiale provenienti dalle università del Michigan, di Cagliari e Sassari, dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e dalle diverse associazioni, come la "Sociu po su jocu de sa Murra" e "Chintula", che raccolgono gli appassionati dell'antico gioco.

"Siamo orgogliosi - ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini - di accogliere questo appuntamento, unico nel suo genere anche sul piano internazionale, che oggi permette alla nostra comunità e alla Sardegna di unire tradizione e ricerca scientifica all'avanguardia nel settore degli studi del comportamento umano".

Il prof. Franco Delogu, ha illustrato uno studio pubblicato nella rivista Frontiers of Psychology e condotto tra il Michigan e la Barbagia dalla Lawrence technological University, dove insegna da anni, e dall'Università di Cagliari. "Studiare la morra - ha spiegato - mi offre una straordinaria occasione di mettere insieme passione per lo studio dei processi mentali con l'amore per gli usi e costumi della mia terra d'origine". Il prof. dell'Università di Sassari, Paolo Enrico ha spiegato che "dal punto di vista delle neuroscienze, la Morra sarda è un vero prodigio del cervello, dove molte funzioni complesse (visione, udito, movimento, memoria, etc.) si intersecano e si coordinano in un tempo eccezionalmente breve, al solo scopo di vincere. Dei meccanismi di questo piccolo miracolo sappiamo ben poco, ma oggi abbiamo l'occasione di usare i metodi delle neuroscienze per studiarlo e soprattutto per capire cosa la Morra sarda ci può insegnare sulla capacità del nostro cervello di prendere decisioni complesse in tempi brevissimi".
   

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