Sardegna

Nasce la Fondazione Mont'e Prama, Giganti restano a Cabras

Franceschini firma intesa. Presidente Muroni nel cda anche Fresu

Redazione Ansa

di Roberto Murgia

I Giganti faranno girare la testa al mondo intero. Parola del ministro della Cultura Dario Franceschini che alla firma per la costituzione della Fondazione Mont'e Prama ha insistito sul "carattere internazionale" dell'operazione. E' nata oggi ufficialmente, dunque, l'istituzione che gestirà l'intero patrimonio archeologico dell'Oristanese: le statue di pietra, certo, e poi le rovine della città Fenicio-Romana di Tharros, l'ipogeo di San Salvatore e la Torre di San Giovanni di Sini. "In altre parti del mondo con minore patrimonio culturale dell'Italia - dice Franceschini dopo aver sottoscritto lo Statuto con il presidente della Regione Christian Solinas e il sindaco di Cabras Alberto Abis - un ritrovamento di questo tipo avrebbe costituito un'attrazione per milioni di turisti". Ecco perché "i flussi turistici verso la Sardegna cambieranno: l'Isola non è solo splendido mare ma tante altre cose non sufficientemente riconosciute".

La sfida è importante, e per questo "è stato chiamato un Consiglio d'Amministrazione di soli sardi". Alla guida il giornalista Anthony Muroni, mentre uno dei componenti è il jazzista Paolo Fresu. Obiettivo della Fondazione è l'attuazione del piano strategico di sviluppo turistico-culturale e la valorizzazione del territorio, l'organizzazione di attività didattiche e formative capaci di avvicinare il pubblico al patrimonio culturale, la realizzazione di iniziative di ricerca, studio, documentazione, informazione ed educazione, incentivando la collaborazione con Università, Accademie e Centri di ricerca e restauro nazionali e internazionali. Il governatore Solinas concorda sul ruolo della Fondazione che "segna un punto di svolta perché potrà restituire attrattività di dimensione internazionale al territorio".

Inoltre, da oggi "sarà possibile ricostruire la corretta narrazione della Storia che sinora è mancata". Per il sindaco di Cabras Andrea Abis "oggi si chiude un ciclo e prende avvio una nuova fase di gestione dei beni di Cabras, si aprono opportunità e prospettive". Abis non nega di aver posto condizioni necessarie per la costituzione della Fondazione. Su tutte, "la riunificazione del complesso delle sculture a Cabras, un aspetto fondamentale che significa rispetto del progetto scientifico, riconoscimento della dignità dell'autonomia locale e valorizzazione del connubio fra beni culturali e luoghi d'origine". Per la verità, uno degli obiettivi di Franceschini: "Nel nostro Paese - ha spiegato infatti l'esponente del governo Draghi - lavoriamo sul ritorno delle opere nei territori di provenienza, l'Italia non ha un grande museo come il Louvre o la National Gallery, ha 4000 musei profondamente radicati nel territorio e questa è la sua forza". Alla Fondazione, il ministero conferirà il complesso delle sculture di Mont'e Prama; l'immobile realizzato in funzione dell'ampliamento del Museo Archeologico di Cabras, con un finanziamento di 3 milioni nell'ambito del programma d'interventi previsti dal Piano strategico "Grandi Progetti Beni culturali" annualità 2015/2016; l'area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e l'ipogeo di San Salvatore.

 

  

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