(ANSA) - CAGLIARI, 11 GIU - Il 55 per cento degli uomini
ammoniti dal Questore per stalking ha accettato di confrontarsi
con un gruppo di specialisti, riuscendo a frenare i
comportamenti persecutori nei confronti di ex mogli, ex compagne
o semplici conoscenti. L'8 per cento, nonostante il percorso di
recupero, ha ricommesso gli stessi reati. Infine, circa il 27
per cento ha scelto di non confrontarsi con gli specialisti.
Sono alcuni dei numeri del protocollo "Zeus", accordo già in
vigore e rinnovato oggi fino al 2024 tra la Questura di
Cagliari e il Cipm Sardegna (Centro italiano per la promozione
della mediazione).
Un'intesa che si concentra sulla violenza di genere, grazie
alla quale è stata introdotta nei decreti di ammonimento la
cosiddetta "ingiunzione trattamentale", cioè l'invito agli
ammoniti ad aderire ad un percorso rieducativo "orientato
all'acquisizione della consapevolezza del disvalore sociale e
penale delle azioni commesse e ad apprendere le corrette
modalità di gestione delle loro emozioni".
"Si tratta di una importante risorsa di prevenzione - spiega
la Polizia - che consente di affrontare le problematiche legate
alla violenza domestica e di genere su un piano diverso, anche
occupandosi dell'autore del reato". Nel corso di un anno in cui
il protocollo è stato in vigore, il 63% dei soggetti ammoniti si
è presentato ai colloqui con i professionisti del Cipm,
intraprendendo un percorso di recupero e solo una bassa
percentuale di questi, appena l'8 % , ha continuato a porre in
essere condotte violente e persecutorie che hanno portato ad
arresti in flagranza o all'applicazione di misure cautelari. Un
bilancio positivo, dunque, considerando anche il fatto che
l'adesione al percorso è volontaria. Purtroppo nell'ultimo anno
si registra anche un aumento degli ammonimenti per violenza
domestica, reato 'sentinella' dei maltrattamenti in famiglia.
(ANSA).
Violenza di genere, rinnovato protocollo Zeus per ammoniti
Accordo Questura-Cipm per recupero degli stalker