Sardegna

Teatro: prima edizione del festival Giornate del Respiro

Performance, incontri, installazioni dal 23 a Fluminimaggiore

Redazione Ansa

Sardegna Teatro si sposta a Fluminimaggiore e sulla spiaggia di Portixeddu per dar vita alla prima edizione del festival "Giornate del Respiro". Curato da Giulia Muroni e Valentina Salis si avvale della collaborazione del Comune e delle associazioni del territorio. Il cartellone si snoda dal 23 al 28 giugno tra arti visive, teatro, danza, musica, laboratori, talk, attività naturalistiche, incontri. Tra gli ospiti, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Gavino Murgia Trio, Filippo Michelangelo Ceredi, Sara Marasso e Stefano Risso, Spaziodanza. L'artista Sabrina D'Alessandro il 27 giugno a Portixeddu, propone la Guizzìpeda, gara podistico-linguistica di 6 chilometri. Ogni partecipante sulla pettorina avrà una parola in italiano o in sardo, legata al respiro.

Coinvolgenti i laboratori, tra le attività, escursioni, visite al Museo della Memoria Mineraria di Su Zurfuru o a Antas, le celebrazioni dei rituali del solstizio d'estate, l'anteprima del festival Andaras, jam rap, degustazioni, yoga Iyengar, un laboratorio di respirazione creativa. Spazio alle installazioni degli artisti Luke Jerram con una riproduzione fedele del pianeta, visto dalla Luna o Eva Bubla che si rivolge al territorio per esprimere con la sua opera le attuali inquietudini sociali e ecologiche, connesse all'ambiente e alla comunità. Si ispira al territorio "Esci- Esperimento Speculazione Collettiva e immaginaria di Corinna Gosmaro, e l'artista cileno Nicholas Lange.

"Un festival all'aperto, per sentirsi nuovamente parte dell'ambiente; dove gli artisti mostrano lavori site-specific, modellati dal confronto con le comunità e il territorio - spiegano Giulia Muroni e Valentina Salis - il tema del respiro è suggerito dall'urgenza della contemporaneità; il Covid ha costretto dietro le mascherine e represso molti respiri, in tutto il mondo. C'è però anche una ragione geografica: nel territorio di Fluminimaggiore, la silicosi per anni ha contaminato le esistenze dei minatori".

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