Sardegna

A tavola con "Donne del Vino", si parte da Elisabetta Pala

Cagliari, otto appuntamenti al Convento San Giuseppe

Redazione Ansa

Le "Donne del Vino della Sardegna" si raccontano a tavola. Otto appuntamenti al ristorante Convento San Giuseppe di Cagliari. Un tour enogastronomico tra i tesori delle loro vigne e i piatti tipici di ogni territorio, "frutto di una straordinaria creatività femminile", spiega all'ANSA Elisabetta Pala, presidente della sezione sarda dell'associazione "Le Donne del Vino", che organizza l'iniziativa, e fondatrice nel 2011 della cantina Mora&Memo di Serdiana.

Spetta a lei il 2 giugno alle 13 dare il via agli appuntamenti che proseguiranno con Daniela Pinna, Tenute Olbios; Stefania Montisci, Terra Sassa, poi ancora spazio alle cantine Lilliu - Roberta Porceddu; Piero Mancini - Laura Mancini; Tani - Angelica e Roberta Tani; Dessena - Denise Dessena; Biboi - Carola Angius; Nuraghe Crabioni - Alessandra Seghene. Otto professioniste che metteranno in luce i momenti significativi della loro storia professionale e umana, tra difficoltà, impegno e traguardi raggiunti. Fanno parte de "Le Donne del Vino", nata nel 1988, ottocento tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste, blogger, impegnate nella promozione della cultura enologica e nella valorizzazione del ruolo delle donne nella filiera produttiva.

Si parte dunque da Elisabetta Pala. Una storia di passione, coraggio, impegno. Lasciata la storica e affermata azienda di famiglia, dà vita alla tenuta fra le colline di Serdiana, zona vocata alla viticoltura. In tavola i suoi Tino Sur Lie (Isola dei Nuraghi Igt), il rosato blend di Monica e Cannonau e Ica (Monica di Sardegna Doc). "Accompagneranno il menu degustazione, che vuole celebrare la materia prima del nostro territorio trasferita ad arte nei piatti della tradizione - racconta Elisabetta Pala - frutto della creatività e competenza in cucina delle donne, non abbastanza riconosciuta e valorizzata. Per questo vogliamo stringere una sinergia al femminile all'insegna del buon bere e del buon mangiare".
   

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