Il disegno di legge sugli staff di presidente e Giunta regionale è quasi al traguardo. La seduta è stata riconvocata per martedì prossimo, alle 11, per l'esame degli ultimi due articoli del testo relativi alla copertura finanziaria e all'entrata in vigore del provvedimento.
In Consiglio regionale è stato approvato uno degli emendamenti che alcuni hanno ricollegato ai fatti di Sardara perché consentiranno di "allontanare" componenti degli uffici dei Gabinetti (consulenti compresi) e degli staff che il 7 aprile parteciparono al discusso pranzo alle Terme. La norma prevede, infatti, che l'attribuzione delle funzioni di direzione generale debba essere confermata o revocata entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge 107. In caso di silenzio, i dg in carica si intendono confermati fino a scadenza naturale del contratto. Stessi termini per l'attribuzione delle funzioni dei componenti degli uffici di gabinetto già nominati.
Slitta, invece, a martedì la discussione dell'altro emendamento sull'azzeramento dell'Ufficio stampa della Giunta, come pure della nuova tabella che dimezza i costi della legge. Via libera anche all'istituzione dell'Avvocatura regionale della Sardegna che, per la difesa dell'amministrazione regionale e l'attività di consulenza legale succede alla direzione generale dell'Area legale.
MAGGIORANZA, DIMEZZATI COSTI. E' arrivata l'attesa tabella sulla copertura finanziaria del provvedimento sugli staff di presidente e Giunta regionale. I costi, come annunciato dal capogruppo del Psd'Az Franco Mula giorni fa, sono decisamente inferiori ai sei milioni di euro indicati nella relazione finanziaria allegata al ddl. Quasi dimezzati: per il 2022 e il 2023 gli oneri ammonteranno a 3,5 milioni, per il 2021 a quasi 2,1 milioni di euro.
Le cifre sono messe nero su bianco in un emendamento della maggioranza all'articolo 10 del ddl 107 e che dovrebbe essere approvato oggi.
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