Sardegna

Vaccini: Sardegna, sportelli ritiro dosi per medici di base

Centri a Cagliari e Sassari. Solinas, rafforziamo campagna

Redazione Ansa

Nei primi centri dedicati della Sardegna, allestiti alll'Ospedale Marino di Cagliari e l'Hub di Sassari 'Promocamera', è operativo il servizio dell'Ats che si occupa della preparazione delle dosi vaccinali per i medici di medicina generale. E sono state consegnate ai medici di famiglia, nelle ultime ore, le prime siringhe pronte all'uso, destinate all'immunizzazione dei pazienti a domicilio o in ambulatorio.Il servizio, attivo da ieri, è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30, nelle modalità concordate con le sigle di categoria.

La procedura prevede che i medici eseguano la prenotazione delle dosi con almeno quattro giorni di preavviso. Potranno ritirare esclusivamente il quantitativo di vaccini corrispondente al numero di somministrazioni che avranno programmato per la giornata. Le siringhe con i sieri Pfizer e Moderna, consegnate in base alla disponibilità, dovranno essere utilizzate entro 6 ore dalla loro preparazione.

Per il trasporto e la conservazione le siringhe pre-riempite sono consegnate all'interno di buste fotoprotettive e - secondo le indicazioni del protocollo operativo - sarà cura del medico richiedente presentarsi munito di borsa termica o altro contenitore idoneo a preservare al meglio l'integrità del farmaco.

"Stiamo mettendo in campo ogni strumento e soluzione a nostra disposizione per rafforzare la campagna di vaccinale sul territorio, ponendo la massima attenzione per le categorie più a rischio - dice il presidente della Regione, Christian Solinas - Vogliamo immunizzare tutti i cittadini, presto e bene, per poter tornare rapidamente a una nuova normalità, in sicurezza. Siamo nella fase più delicata della campagna di vaccinazione e serve il massimo impegno da parte di tutti per vincere la battaglia contro il virus".

"Il nuovo servizio svolto dall'Ats - aggiunge l'assessore regionale della Sanità - nasce con l'obiettivo di rendere più agevole il lavoro dei medici di famiglia, che potranno raggiungere così i loro assisti muniti di siringhe già pronte per l'inoculazione. Con la collaborazione dei medici di base contiamo di raggiungere soprattutto quei fragilissimi impossibilitati a recarsi negli hub e nei punti di vaccinazione".
   

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