Sardegna

Covid: opposizioni, piano salva-imprese contro collasso

Mozione in Consiglio, Solinas predisposnga strumenti finanziari

Redazione Ansa

La Sardegna è tra le Regioni che, per effetto della pandemia da Covid-19, ha maggiore fragilità strutturale e presenta il rischio più alto di chiusura delle imprese e di licenziamenti di massa. Per evitare il collasso serve un piano di salvataggio dell'economia da sottoporre all'attenzione dell'Assemblea sarda e delle forze economiche e sociali. E' la posizione delle minoranze in Consiglio regionale contenuta in una mozione che porta la prima firma del vicepresidente della commissione Bilancio Cesare Moriconi (Pd).

"Il fondo monetario internazionale ha lanciato l'allarme per l'altissimo rischio di insolvenza da parte delle imprese - ha spiegato illustrando l'atto appena depositato - l'Istat a sua volta ci dice che le imprese più fragili sono le più piccole e noi sappiamo che in Sardegna sono la maggior parte". Ecco perché la mozione impegna il presidente della Regione Christian Solinas a "predisporre subito strumenti finanziari straordinari". Ad esempio: la concessione di prestiti di ristrutturazione del debito con garanzia pubblica al 100% e da restituire in non meno di 30 anni per le aziende più colpite come quelle della filiera turistica; concessione di prestiti d'onore per piccole o piccolissime attività quasi interamente a fondo perduto; il rilancio della Sardegna come destinazione valida e sicura attraverso un piano di comunicazione straordinario.

Secondo Eugenio Lai (LeU) è fondamentale che ci sia "chiarezza sui tempi di risposta: un tema importante considerato che gran parte dei ristori sono ancora fermi nelle casse regionali". Per Francesco Agus (Progressisti) "è fondamentale muoversi in anticipo, quando infatti si agisce in modo estemporaneo, l'insuccesso è dietro l'angolo". Alessandro Solinas (M5s) sottolinea la necessità di "accantonare temi divisivi come per esempio la 107 per concentrarsi su progetti con effetti sul lungo periodo". Roberto Deriu (Pd) infine ricorda che il tipo di crisi paventata dall'Fmi "si avvita in particolare nelle imprese della Sardegna centrale".
   

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