Sardegna

Air Italy: non si ferma licenziamento collettivo per 1.500

A giugno scade cig lavoratori Olbia e Malpensa, appello al Mise

Redazione Ansa

Air Italy va avanti con la procedura di licenziamento collettivo dei 1.500 dipendenti che sono attualmente in cassa integrazione sino al 30 giugno. La decisione è stata comunicata ai sindacati in una riunione che si è svolta nel pomeriggio.

"Una notizia purtroppo attesa, il cui primo effetto è incrementare ulteriormente l'incertezza per le lavoratrici e lavoratori che da oltre dieci anni stanno lottando per difendere il proprio posto di lavoro", commentano i segretari territoriali di Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uiltrasporti, e UglTA che chiederanno un incontro urgente ai liquidatori. La procedura che si apre lascia 75 giorni di trattativa prima di rendere effettivi i licenziamenti.

"È sempre più urgente un intervento incisivo del Mise di concerto con le Regioni Sardegna e Lombardia per trovare una soluzione che metta in sicurezza i 500 lavoratori di Olbia e i 1.000 di Malpensa", aggiungono i rappresentanti degli operatori. "La situazione sanitaria non sia un alibi per non prendersi le proprie responsabilità. Sono state fatte delle dichiarazioni e assunti degli impegni da parte delle istituzioni e pretendiamo che si dia seguito a quanto promesso - concludono - Non si può accettare che le istituzioni per l'ennesima volta prendano in giro i lavoratori di Airitaly". L'ultima manifestazione dei lavoratori Air Italy a fine gennaio davanti al Consiglio regionale a Cagliari per chiedere una proroga della Cig.

SIT IN AL MISE IL 14 APRILE - "I liquidatori della compagnia si fermino immediatamente, blocchino i licenziamenti e convochino un incontro per attivare la cassa integrazione guadagni in deroga con causale covid, strumento messo a disposizione dal welfare italiano per contenere gli effetti della crisi drammatica in atto nel Paese senza comportare oneri per l'azienda". E' l'appello lanciato dalle segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo sulla decisione della compagnia Airitaly di procedere con il licenziamento collettivo per 1450 lavoratori dell'ex compagna sardo-qatariota. Pronta anche un'azione di protesta: un sit-in il 14 aprile davanti al Mise per denunciare "la crisi insostenibile per il settore". "Non possiamo accettare che lo scempio prodotto dagli azionisti di Air Italy, a suo tempo da noi denunciato nell'indifferenza più totale delle Istituzioni, venga pagato dai lavoratori - affermano - Abbiamo chiesto subito un incontro al Mise per individuare soluzioni industriali atte a garantire un futuro ai lavoratori di Air Italy a sostegno della vertenza e per rappresentare direttamente al ministero la gravità e l'urgenza della situazione in cui versano i lavoratori". E ribadiscono: "Le Regioni Lombardia e Sardegna, territori sui quali ricade in maniera preponderante l'impatto delle decisioni sulla compagnia devono mantenere gli impegni assunti".

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