Sardegna

Sardegna bianca: l'opposizione, no spostamenti da zone rosse

Pressing su Solinas per ordinanza di stop,"controlli inefficaci"

Sardegna bianca: postazioni per test agli arrivi nell'aeroporto di Cagliari-Elmas

Redazione Ansa

Mentre il presidente della Regione Christian Solinas ha in cantiere una nuova ordinanza per inasprire al massimo i controlli in ingresso in Sardegna, le opposizioni ne chiedono un'altra per impedire proprio gli spostamenti verso l'Isola dalle zone rosse, sul modello di quelle già adottate da Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige. "Non si capisce perché il governatore non l'abbia già fatto - scrivono in una nota i consiglieri del M5s - a questo punto ci poniamo alcune domande: quali interessi guidano le scelte politiche della maggioranza? Perché impedire l'arrivo nelle seconde case in questo delicatissimo momento risulta così scomodo al presidente Solinas?".

Il gruppo ricorda che ieri la maggioranza in Consiglio regionale "ha detto no alla possibilità di impedire l'ingresso nell'Isola a proprietari di seconde case". Nel frattempo, "come abbiamo avuto modo di verificare, il sistema dei controlli nei porti, ad esempio ad Olbia, è già saltato". Anche i Progressisti sono perentori. "Il presidente della Regione firmi l'ordinanza che impedisce gli spostamenti verso l'Isola per motivi che non siano legati a quelli previsti dai decreti legge del Governo, cioè le comprovate esigenze lavorative, quelle di necessità e i motivi di salute. Faccia valere l'autonomia che la Sardegna ha grazie al suo Statuto speciale", è l'appello del capogruppo Francesco Agus.

Che sottolinea: "Il primo dovere del presidente è quello di difendere la salute dei sardi e la zona bianca conquistata grazie all'impegno dei cittadini delle nostre comunità. Ha la possibilità di farlo, al di là degli slogan sul modello Sardegna buoni solo per gli annunci, con azioni concrete". Quindi, incalza, "Solinas non può permettere, in questa fase in cui la campagna vaccinale in Sardegna è lentissima e i tanto ventilati controlli nei porti e negli aeroporti con numeri bassissimi agli arrivi stanno già dimostrando tutte le falle organizzative, che si ripeta quanto accaduto l'estate scorsa". Non solo: "E' fondamentale - spiega Agus - avviare le interlocuzioni necessarie con i vettori aerei e navali per una stima almeno approssimativa degli arrivi che potrebbero verificarsi da ora a Pasqua, per organizzare in modo funzionale i controlli nei porti e negli aeroporti".
   

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