Sardegna

"Sardegna arancione per errore", sindaco Olbia attacca

"Dati 'sporchi' da Ats e danno economico incalcolabile"

Redazione Ansa

"La Sardegna è stata dichiarata zona arancione sulla base di un presupposto falso, con un danno economico incalcolabile per tutti i sardi che nessuno ripagherà". Lo denuncia il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, secondo cui "dispiace che il Ministero della Sanità non accolga la richiesta di restituirci la calssificazione di zona gialla e continui a tenerci in zona arancione per 15 giorni sebbene la decisione iniziale fondi sulla presunta carenza di posti letto".

Al contrario, spiega Nizzi, "sarebbe bastato tenere conto dei 30 posti letto inaugurati a Sassari la mattina di quello stesso giorno in cui, a distanza di alcune ore, è stato adottato un provvedimento eccessivamente restrittivo".

Se si esclude il solo parametro dei posti letto - per lui infondato - che la Sardegna non meriti questa condizione "lo dicono i numeri", afferma il sindaco. A conforto della sua teoria, Nizzi porta a esempio la situazione di Olbia. "A novembre avevamo 283 positivi, a dicembre 199, prima di Natale 154 e oggi sono appena 118, nulla rispetto alle 80mila persone che vivono a Olbia", dichiara. "Questi sono numeri verificati e controllati, sono dati reali", aggiunge il sindaco spostando il bersaglio delle sue critiche dal governo nazionale all'Ats.

"Quelli che fornisce sono dati sporchi, sappiamo di casi che non vengono verificati, addirittura neanche contattati, anche per dieci giorni - denuncia il sindaco - noi invece puliamo quei dati attraverso una verifica puntuale fatta attraverso la polizia locale". Nizzi si chiede "cosa ci voglia a mettere a sistema un metodo di conteggio e di verifica che permetta giornalmente di sapere i dati precisi" e lamenta che "per quanto ci riguarda, l'ultimo carico di dati a opera dell'Ats è stato fatto dieci giorni fa".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it