Sardegna

Sanità: Ministero, no a punto nascita La Maddalena e Tempio

Unico parere positivo sul Cto di Iglesias

Redazione Ansa

Il Ministero della Salute ha comunicato alla Regione la risposta alla richiesta di deroga per i punti nascita degli ospedali Cto di Iglesias, Paolo Dettori di Tempio Pausania e Paolo Merlo di La Maddalena. Due pareri netti - positivo per Iglesias e negativo per Tempio - e un terzo parere interlocutorio, per La Maddalena, fa sapere la Regione.
    "Da Roma ancora un segnale di poca attenzione per i problemi del nostro territorio - dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas - in particolare, per ciò che riguarda il punto nascita di La Maddalena registriamo scarsa sensibilità per la condizione peculiare dovuta alla doppia insularità. La tutela della salute dei sardi è per noi prioritaria. La Sardegna affronta i delicati temi dello spopolamento e del calo delle nascite, tendenze che contrastiamo con ogni sforzo. Non possiamo accettare logiche rivolte al taglio dei servizi".
    "I pareri espressi dal Ministero della Salute alle nostre richieste di deroga per la riattivazione dei punti nascita di Tempio e La Maddalena - afferma l'assessore della Sanità, Mario Nieddu - sono l'ennesimo schiaffo alle mamme della Sardegna. Nel primo caso la chiusura è netta. Nel secondo, dopo aver atteso una risposta per oltre un anno, tutto quello che ci viene proposto è un estenuante rimpallo con un'ulteriore richiesta di approfondimenti. L'unica nota positiva è rappresentata dal parere espresso sul punto nascita di Iglesias, a testimonianza che avevamo ragione a intraprendere questa strada. Ma non saremo mai soddisfatti finché a tutte le partorienti della Sardegna non saranno garantiti gli stessi diritti".
    Positivo il parere sul punto nascita dell'ospedale Cto: semaforo verde alla deroga di un anno, con il monitoraggio sull'andamento dell'attività. Nonostante il calo dei parti tra il 2018 e il 2019, da 356 a 276, il punto nascita di Iglesias, l'unico del Sulcis, con un bacino di 130mila utenti, è stato riconosciuto come riferimento anche per diverse neo-mamme provenienti da Comuni che appartengono ad altre Assl. (ANSA).
   

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