Sardegna

Covid: dopo i sindaci protesta pazienti oncologici a Nuoro

Manifestazione mercoledì 18, "le cure non sono garantite"

Redazione Ansa

Non si ferma la protesta per la difficile situazione della sanità a Nuoro e in provincia, travolta dall'emergenza Covid e già provata da anni per la mancanza di centinaia di medici e infermieri in organico. Dopo i sindaci che hanno protestato domenica, a promuovere una nuova manifestazione per mercoledì 18 alle 10.30, davanti all'ospedale San Francesco, sono i pazienti oncologici, impegnati da mesi in una dura vertenza con l'Ats nel tentativo di scongiurare il trasferimento del loro reparto al terzo piano. Una battaglia che però hanno perso per l'esigenza di reperire spazi da destinare ai pazienti positivi al coronavirus. A nulla è servita una prima protesta che ad ottobre aveva visto i malati oncologici incatenarsi davanti all'ospedale rivendicando il diritto alla salute e alle cure.

"Le promesse fatte dall'assessore alla Sanità Mario Nieddu di non trasferire il reparto poco più di un mese fa, sono state disattese. Il reparto invece è stato trasferito, e senza alcuna garanzia di avere le terapie - denuncia all'ANSA Marilena Pintore, sindacalista, rappresentante dell'associazione 'Vivere a colori' e lei stessa malata di tumore - Oggi posso confermare che nessuno ha potuto procedere con le cure, e domani sarà lo stesso. Ma noi non ci arrendiamo: continueremo a batterci - promette - per il diritto alla salute di tutti. Il Covid ha acuito criticità vecchie, su tutte la carenza di organico, per questo è quanto mai urgente intervenire".

TEMUSSI, CONFERMATE 20 POSTAZIONI CHEMIO E TERAPIE - Non saranno ridotte e resteranno quindi 20, le postazioni dedicate alle prestazioni chemioterapiche per i pazienti oncologici del territorio della AssL di Nuoro. "Come avevamo promesso siamo riusciti a trovare le soluzioni per garantire lo stesso numero di postazioni ed erogare, così, lo stesso numero di terapie di prima per tutti i pazienti", sottolinea il commissario di Ats-Ares Massimo Temussi, che rassicura: "nessuno sarà trascurato o lasciato senza assistenza. Garantiremo lo stesso livello, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo'. In questi giorni, tra le proteste dei pazienti, è stato avviato il processo di riorganizzazione del servizio di Oncologia dell'ospedale San Francesco contestualmente all'apertura di un reparto Covid nel presidio barbaricino.

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