Sardegna

>ANSA-IL-PUNTO/ Giù contagi in Sardegna crescono ricoveri

Regione aggiunge posti letto, medici sul piede di guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 OTT - Contagi giù in Sardegna, con 282 nuovi positivi, ma sale il numero dei positivi ricoverati negli ospedali dell'Isola: 361, dei quali 322 in reparti non intensivi (+24) e 39 (+2) in intensiva. Così, per dare una risposta alla "fame" di posti letto la Regione ha deciso di implementare il numero: 188 in più che porterà il totale a 590. Non solo: arrivano infatti 4 hot spot nei 4 ospedali Covid per i tamponi rapidi. Anche l'Esercito in campo: probabile l'allestimento di postazioni per incrementare i test all'interno della Fiera di Cagliari.
    Il report della Fondazione Gimbe segnala in Sardegna un incremento del 26% di positivi nell'ultima settimana, ma l'Isola è tra le regioni in cui il coronavirus cresce più lentamente. I casi attualmente positivi sono 309 ogni 100mila abitanti. Basso invece il rapporto tra positivi e casi testati: 9,5%. Il numero dei ricoverati con sintomi è di 18,7 ogni 100mila abitanti. Nel frattempo si registrano altre tre vittime: un uomo e una donna, entrambi di 83 anni e residenti nel nord Sardegna, e una suora dell'istituto Sacro Costato di Oristano. Il conto totale dei decessi sale a 208.
    Pronte nuove assunzioni: si contano già 200 domande al bando dell'Ats per sbloccare 500 medici non specializzati. Ma i camici bianchi sono sul piede di guerra. L'Anaao Assomed ha diffidato le aziende sanitarie sarde sull'impiego "iIlegittimo di personale medico e sanitario privo di competenze specialistiche presso reparti di degenza Covid". Altre sigle puntano invece il dito contro la carenza di organici e mettendo in guardia sulla tenuta di tutti i reparti, non solo quelli Coviud.
    Intanto il governatore Solinas continua a trattare con Roma prima di firmare la prossima ordinanza che dovrebbe tenere aperti i bar fino alle 20 e i ristoranti fino alle 23, in deroga al Dpcm, portare la Dad nelle scuole superiori al 100%, diminuire al 50% la capienza di bus e pullman e limitare gli ingressi in porti e aeroporti. (ANSA).
   

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