Sardegna

116 posti letto al Mater Olbia e Policlinico Sassarese

I 2 ospedali privati tornano a essere dedicati solo a emergenza

Redazione Ansa

Proprio come successe durante la prima ondata dell'epidemia, il Policlinico Sassarese e Mater Olbia ritornano a essere ospedali Covid e cessano qualsiasi altro servizio ospedaliero e specialistico. Per fronteggiare l'emergenza sanitaria e l'ondata di nuovi ricoveri di pazienti contagiati dal coronavirus, la Regione ha disposto l'attivazione di 116 ulteriori posti letto nel nord Sardegna e ha scelto le due strutture private di Sassari e Olbia per accogliere e assistere i degenti. Con una comunicazione ufficiale del 19 ottobre, la direzione generale dell'assessorato regionale della Sanità ha invitato "con assoluta urgenza" i responsabili locali di Aou, Ats, Areus e delle due cliniche private "ad allestire i 116 posti letto e individuare il personale da dedicare alla gestione degli stessi al fine di garantire una pronta disponibilità nell'eventualità di un ulteriore incremento dei pazienti affetti da Sars Cov 2 che necessitano di ospedalizzazione".

I posti letto covid saranno 46 al Mater Olbia (10 di terapia intensiva, 16 subintensiva e 20 di malattie infettive) e 70 al Policlinico Sassarese (10 di terapia intensiva, 25 subintensiva e 35 di degenza ordinaria). La Rianimazione di riferimento per le due strutture sarà quella della Terapia intensiva covid dell'Aou di Sassari, ma prima le parti dovranno siglare un protocollo operativo per la gestione dei casi di aggravamento dei pazienti ricoverati al Mater (che potrà disporre anche della terapia intensiva dell'ospedale San Francesco di Nuoro) e al Policlinico.

Nella comunicazione del direttore generale della Sanità, Marcello Tidore, si specifica che "a seguito dell'avvenuta attivazione e messa a disposizione dei posti letto, le strutture saranno dedicate esclusivamente alla gestione di pazienti covid, senza possibilità di erogare prestazioni specialistiche e ospedaliere a favore di pazienti non affetti da Sars Cov 2". Le due strutture potranno comunque continuare a svolgere l'analisi dei tamponi e dei test sierologici anche per gli utenti esterni.

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