Sardegna

Solinas, patente immunità? Non piango su latte versato

Segnale distensione a Governo, "ora lavoriamo assieme"

Redazione Ansa

"Non possiamo piangere sul latte versato, né affiggerci alla giacca la coccarda del 'chi aveva ragione', ora tutti insieme, come sistema Paese, dobbiamo cercare di adottare nel più breve tempo possibile soluzioni utili per contrastare questa seconda ondata di diffusione virale". Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas rispondendo a una domanda sul passaporto sanitario in occasione di "Innovation days - Le Isole che ripartono", evento in streaming organizzato dal Sole 24 Ore.

Il certificato di negatività al Covid obbligatorio per i passeggeri in ingresso nell'Isola era stato proposto dal governatore già nella prima fase della pandemia e riproposto con la ripresa dei contagi in un'ordinanza poi impugnata dal governo che ha sempre considerato lo strumento anticostituzionale. Da qui le polemiche, a tratti aspre, in particolare con il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, fino all'ultimo atto con il ricorso del Governo sui test obbligatori in ingresso per l'Isola. Oggi però Solinas ha mandato segnali di distensione.

Ora non importa discutere su chi fosse o no nel giusto, conta piuttosto lavorare "tutti insieme" per "prevenire una pandemia di segno ancora peggiore che è quella economica, e che ci aspetta se non riusciamo a mettere in campo soluzioni utili per tutto il Paese". La strada del disgelo tra Regione e Governo era stata intrapresa già nel colloquio telefonico di sabato scorso tra Solinas e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - atteso in Sardegna nelle prossime settimane - su temi definiti "di reciproco interesse strategico generale". 
   

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