Sardegna

Donatella Finocchiaro, "vi racconto un altro Camilleri"

A Nora rilegge commissario Collura, "più ironico di Montalbano"

Donatella Finocchiaro (foto di Gianmarco Chieregato)

Redazione Ansa

di Manuel Scordo

"La Sardegna è la mia seconda Isola, la amo. È sempre emozionante e bellissimo tornarci". Donatella Finocchiaro, l'attrice siciliana pluripremiata nota ai sardi per aver recitato come protagonista nel film di Enrico Pau l'Accabadora, non nasconde l'entusiasmo di tornare su un palco in Sardegna. Lo farà sabato sera a Nora, uno dei maggiori centri della Sardegna di età fenicia, punica e romana, per il Festival "La Notte dei Poeti", organizzato dal Cedac, con un reading omaggio alla sua terra e allo scrittore Andrea Camilleri dal titolo "Il Commissario Collura va in crociera" - ovvero "Storie note (e meno note) di Andrea Camilleri".

Finocchiaro darà la sua personale interpretazione del commissario Collura, collega non meno affascinante del celebre Montalbano, protagonista di una serie di racconti dello scrittore siciliano scomparso a luglio dello scorso anno. Il 'viaggio' dall'Isola all'Isola sarà accompagnato dalle note del musicista e performer Andrea Gattico. "Sarà come la colonna sonora di un film, segnerà i momenti di maggiore intensità dei racconti che andrò a leggere", racconta l'attrice in un colloquio con l'ANSA. Gli spettatori saranno immersi in atmosfere noir, simili a quella di Agatha Christie, ma più scanzonate. "Il commissario Vincenzo Collura, chiamato Cecé, è un personaggio particolare, molto interessante - spiega - È diverso da Montalbano. È un poliziotto quasi per caso. Durante il servizio è rimasto ferito e gli è stato proposto di trascorrere il periodo di convalescenza su una nave come commissario di bordo e dovrà risolvere alcuni casi, ma lo farà a suo modo: tra l'ironico e il rocambolesco". "I racconti sono molto coinvolgenti. E a volte - confessa - fanno davvero tanto ridere".

Archiviato lo spettacolo a Nora, dal 7 settembre Donatella Finocchiaro sarà in Puglia per il via delle riprese del nuovo film di Domenico Fortunato, Bentornato Papà. Un ciak 'benedetto', dopo il lungo periodo di lockdown provocato dal coronavirus. "Io ho ripreso a lavorare dal 7 luglio scorso spostandomi in diverse città - dice l'artista siciliana - la paura di rimanere fermi, di non riprendere a lavorare nel nostro mondo, come in quello di tanti altri settori, è stata grande.

Poi le cose hanno ricominciato a muoversi: il cinema, il tetro, lo spettacolo, pian piano si sono rimessi in moto. Per me, e credo per tanti altri, è stato come un nuovo inizio, l'emozione è stata grandissima. Adesso si procede anche se la paura in questo momento è un sentimento che accomuna tutti. Andiamo avanti con le dovute cautele".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it