Sardegna

Versi dal mondo a Seneghe con "Cabudanne de sos poetas"

Poesia, musica, arte, laboratori: 30 ospiti dal 3 al 6 settembre

Redazione Ansa

La poesia contemporanea declinata attraverso letture e approfondimenti. È il cuore di "Cabudanne de sos poetas" che ritorna dal 3 al 6 settembre a Seneghe, delizioso borgo del Montiferru.
    Un'edizione, la 16/a, in forma ridotta per via delle norme sul contenimento del Covid. Non sarà più un festival diffuso. Tutto sarà concentrato in piazza Sant'Antonio, recentemente restaurata dal Comune, tutti i giorni dalle 17. In primo piano le voci poetiche dalla Sardegna, Italia, ma anche Turchia, Sahara Occidentale, Francia. A far da filo conduttore al programma è il tema "Noi, l'Italia e il mondo".
    Oltre 30 i nomi in cartellone tra cui Maria Grazia Calandrone, Carmen Gallo, Tommaso di Dio, Isidora Tesic, Domenico Brancale, Francesco Maria Tipaldi, Andrea De Alberti, Davide Ferrari, Domenico Bulfaro, Stefano dal Bianco, Azzurra D'Agostino, Alessandro di Rienzo, Christian Elia, Vittoria Iacovella, Giovanni Salis, Magda Sanna, la poetessa turca Nilay Özer, Nicola Verderame, il poeta saharawi Ali Salem Iselmu (Sahara Occidentale), Franc Ducros, Mario Cubeddu, Maria Lepori, Francesco Casula, i registi Roberto Priamo Sechi, Ugo Tanda e Andrea Gadaleta Caldarola, Marco Messina (99 Posse) e Anna Mancini.
    Poesia ma anche libri, cinema, un laboratorio sul fumetto (la mattina) l'appuntamento musicale con la "buonanotte" e un' esposizione dedicata ai grandi maestri incisori sardi: De Gonare, Stanis Dessy, Carmelo Floris, Antonio Mura, Antonio Corriga, Giovanni Dotzo, Primo Pantoli, Gabriella Locci, Gino Frogheri, Ignazio Panzino, Roberto Putzu, e tra i tanti anche Giuseppe Bosich. Potrà essere visitata dalle 10.
    "Nei limiti imposti dallo stato di emergenza il Cabudanne ha scelto di mantenere i suoi appuntamenti dal vivo nella convinzione che il web o gli eventi trasmessi in differita non possano in nessun modo sostituire la magia del contatto diretto dal vivo con i poeti e le poetesse e il popolo del festival", spiega Luca Manunza, presidente di Perda Sonadora, l'associazione organizzatrice del festival che da tre anni cura anche la direzione artistica.

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