Sardegna

Isre, 15mila visitatori 'virtuali' per museo del Costume

Successo sui social per il progetto "Da vicino vicino"

Redazione Ansa

 I musei riapriranno il 18 maggio e l'Istituto Superiore etnografico di Nuoro (Isre) è pronto riaprire e a esporre i suoi tesori, ma l'impedimento alla visita reale del museo per l'emergenza coronavirus è stato trasformato in una opportunità virtuale per i visitatori: il progetto "Da vicino vicino" ha permesso al pubblico di fruire attraverso i social network dello spettacolo delle collezioni di abiti tradizionali esposti nei locali del museo, superando i limiti della chiusura per il lockdown.
    Il progetto è già un successo: a distanza di pochi giorni dal lancio, avvenuto il 20 aprile, sono oltre 15mila le persone che hanno manifestato il loro gradimento. La straordinaria raccolta di abiti tradizionali sardi montati su manichino ed esposta nella Sala 8 del Museo del Costume, diventa una grande vetrina virtuale: le figure che compongono un corteo processionale, vengono proposta attraverso immagini ad alta risoluzione e permettono di osservare l'insieme degli abiti montati su manichino, i singoli indumenti e alcuni particolari, nel dettaglio.
    Rientrano nel progetto "Da vicino vicino" ben 56 capitoli, riferibili ad abiti maschili e femminili provenienti da trentasette città e paesi dell'Isola, ordinati secondo l'ordine alfabetico delle località di provenienza degli abiti esposti: Atzara, Bitti, Bono, Busachi, Cabras, Cagliari, Carloforte, Dorgali, Fonni, Galtellì, Iglesias, Irgoli, Ittiri, Lanusei, Macomer, Mamoiada, Monserrato, Nuoro, Oliena, Orani, Orgosolo, Oristano, Orosei, Orune, Osilo, Ploaghe, Pula, Quartu Sant'Elena, Samugheo, Sennori, Settimo San Pietro, Sinnai, Teulada, Thiesi, Torralba, Ussassai.
   

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