Sardegna

Coldiretti, un piano Marshall per la ripartenza

Sollecitata svolta, stop burocrazia e politiche per comparto

Redazione Ansa

"Sburocratizzazione e innovazione per garantire un'immediata ripartenza. Cambiare. Imparare dagli errori e prendere ciò che di buono è emerso da questo terribile momento". E' l'auspicio e l'augurio di Coldiretti Sardegna alla vigilia di Pasqua. Una ricorrenza che, secondo l'organizzazione agricola, dovrà segnare una svolta e rappresentare una "rinascita". Per l'associazione "è importante investire sull'economia circolare, sostenibile, etica, che ci caratterizzi anche come biglietto da visita per un turismo che finalmente riesca a sfruttare tutte le nostre grandi potenzialità.

Ma serve anche innovazione, lungimiranza, sburocratizzazione del sistema per una ripartenza che non lasci nessuno indietro. Dobbiamo capire tutti che il mondo è cambiato e che gli errori del passato non dovranno essere più commessi". "Questa grave crisi sta provando e metterà a dura prova la nostra economia - afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - Non sarà facile ripartire, ma è fondamentale farlo insieme e con un vero e proprio piano Marshall contemporaneo.

Non servono interventi ordinari, ma straordinari, innovativi. Ribadiamo innanzitutto la necessità per la contingenza di immettere liquidità nel settore imprenditoriale, e per quanto ci compete in quello agricolo, sbloccando innanzitutto i circa 90 milioni del Psr e delle calamità naturali fermi da anni. Ma bisogna pensare ad una terapia d'urto anche per la ripartenza, ad un grande piano di rinascita che ci contraddistingua e che esalti le nostre potenzialità dell'agroalimentare e del turismo, i due nostri fiori all'occhiello che ci distinguono e caratterizzano.

Come Organizzazione ci mettiamo a disposizione per dare il nostro contributo". "Per ripartire è davvero fondamentale superare i limiti che ci hanno condizionato nel passato - afferma i direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - le due velocità percorse dalle imprese e dalla burocrazia devono lasciare il passo ad un sistema snello, efficace ed efficiente. Le istituzioni devono essere davvero al fianco delle imprese parlando la stessa lingua e correndo alla stessa velocità".

   

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