Sardegna

Caritas avvia distribuzione viveri alla Fiera di Cagliari

Richieste beni di prima necessità cresciute del 50%

Redazione Ansa

Caritas in campo contro l'emergenza coronavirus con un centinaio di giovani volontari impegnati nel Centro distribuzione viveri aperto da una settimana alla Fiera di Cagliari. Poco lavoro e pochi soldi a causa delle restrizioni anti contagio: la crescita dei bisogni e delle richieste di beni di prima necessità è aumentata in questo periodo del 50%. E, grazie al nuovo servizio - ha spiegato il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai tirando le somme sull'attività delle ultime settimane - sono state aiutate circa seicento famiglie, anche con la consegna della spesa a domicilio.

Cifre alle quali si aggiungono le famiglie, passate da 1300 a circa 2000, aiutate dal Centro di distribuzione viveri di via Po. All' "esercito" della solidarietà ha rivolto il suo ringraziamento l'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, presente questa mattina al Centro della Fiera. "Ciò che abbiamo imparato - ha detto - è che possiamo vivere in una società rinnovata solo se decidiamo di condividere una vita comune, facendo spazio nel nostro cuore ai bisogni del prossimo".

Tra i servizi garantiti, anche la mensa e il Centro cottura di Settimo San Pietro che consegna i pasti alle persone malate e sole. Si continua a garantire un pasto caldo anche ai senza dimora ospitati nelle accoglienze, tra cui quelle convenzionate con il Comune, che in questo periodo restano aperte anche di giorno. Richiamata anche l'importanza dei donatori: produttori diretti, imprenditori, associazione degli industriali, catene di supermercati (oltre una cinquantina) anche con le "spese in sospeso". Tra le diverse iniziative solidali, anche quella dell'Ussi Sardegna (Unione Stampa Sportiva Italiana) che ha deciso di sostenere la Caritas attraverso una donazione in buoni per l'acquisto di carne e altri prodotti alimentari destinati alla mensa. 
   

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