Sardegna

Sardegna,11 ventilatori su 200 richiesti

Governatore bacchetta P.Civile, ci siamo rivolti ai privati

Redazione Ansa

Undici respiratori sono in arrivo dalla Protezione Civile sui 200 richiesti dalla Sardegna. Il presidente Christian Solinas fa il punto sulle apparecchiature necessarie per il funzionamento delle terapie intensive. "Avevamo sollecitato per averne 200 già ai primi di febbraio - ricorda - ma in questi giorni non è arrivato nulla e ora ci è stato presentato un piano di assegnazione che prevede 11 pezzi". A causa di questo rallentamento nella fornitura, "abbiamo intrapreso un'interazione con le strutture private".

Il Mater Olbia ha infatti 19 respiratori, il Policlinico sassarese ne ha garantito 12 per l'intensiva e 14 per la sub intensiva. Poi, "abbiamo anche cercato sul mercato con la centrale regionale di committenza e attraverso Consip e abbiamo fatto un ordine che dovrebbe garantircene ulteriori 16". A questi dovrebbero aggiungersi i 60 ordinati dalla Fondazione Sardegna che ha optato per l'acquisto del modello Draeger prodotto in Germania. "Come è noto, i tedeschi hanno chiuso i propri confini dal punto di vista dell'esportazione di materiale sanitario - sottolinea il governatore - ma incrociamo le dita e speriamo che l'ordine arrivi nell'Isola, la prima consegna dovrebbe avvenire a breve".

Quindi, in totale si arriverebbe a quota 107 ventilatori, quasi il 50% in meno dei 200 richiesti. Solinas precisa però che "stiamo lavorando con Consip perché nel lotto destinato alle zone del Paese più colpite dal Covid-19 ci siano 49 pezzi per la Sardegna, ma non è una cosa certa". E in ogni caso "abbiamo un piano d'emergenza che prevede l'utilizzo dei respiratori presenti nelle sale operatorie, e i muletti tenuti di scorta in caso di blocco dei respiratori, ma questo solo prefigurando uno scenario apocalittico". Al momento, infatti, la Regione vive la seconda fase del piano straordinario concepito dalla Giunta per affrontare l'emergenza e che prevede l'occupazione di posti letto progressiva in base all'incidenza del virus. "L'auspicio è che non serva l'attivazione delle altre due fasi: siamo comunque pronti".

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