Sardegna

Coronavirus: M5s, "Nieddu si dimetta, subito un commissario"

Parlamentari e consiglieri regionali attaccano assessore Sanità

Redazione Ansa

 "L'assessore alla Sanità Nieddu si dimetta immediatamente, serve un commissario per l'emergenza in Sardegna". E' quanto chiedono 11 parlamentari e cinque consiglieri regionali del M5S.
    "In Sardegna alla catena di comando che serve per gestire l'emergenza Covid-19 mancano gli anelli essenziali. Per questo occorre che l'assessore Nieddu si dimetta subito e non si occupi più del Coronavirus, e che di concerto con l'amministrazione regionale si nominino sia un commissario straordinario per l'emergenza in Sardegna sia un commissario speciale ad acta per gestire l'AOU di Sassari. La battaglia va affrontata con le forze giuste", sostengono i parlamentari Pino Cabras, Emanuela Corda, Paola Deiana, Gianni Marilotti, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Alberto Manca, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu, e i consiglieri regionali Carla Cuccu, Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi.
    Gli esponenti del M5S affermano che "in Sardegna, dove ancora deve arrivare l'ondata epidemica più violenta del Coronavirus, la gestione dell'emergenza da parte dei decisori politici in loco è fra le più preoccupanti. I cinesi non hanno esitato ad esautorare le autorità di Wuhan e dell'Hubei, agli inizi del loro principale focolaio. Eppure non registravano un numero di operatori sanitari infetti da Coronavirus altrettanto sproporzionato quanto in Sardegna nella fase iniziale della progressione infettiva: gran parte dei nuovi contagi da noi è avvenuta all'interno dei presidi ospedalieri, un record che segnala un'anomalia acutissima".
    Ancora: "I sindaci sardi dichiarano di essere stati lasciati soli: dal nord al sud dell'isola i primi cittadini denunciano gravi carenze nelle comunicazioni da parte dell'ATS in merito alla positività dei propri concittadini al virus". Per gli esponenti del M5S "A questo si aggiunge l'imbarazzante caso dei test rapidi per scoprire la positività al virus, che l'assessore Nieddu ha confermato di aver ordinato alla società Tema Ricerca srl, prenotazione che in realtà non sarebbe mai arrivata, secondo quanto spiegato dalla nota della legale rappresentante dell'azienda di Bologna". Sotto accusa anche la comunicazione: "Arrivano dai medici fortissime proteste verso il bavaglio imposto al personale sanitario dall'assessorato regionale rispetto ai loro contatti con i giornalisti. Alla propria catena di disastri comunicativi cui dovrebbe rimediare con una squadra di esperti di comunicazione nelle catastrofi, l'amministrazione regionale rimedia invece con la censura". (ANSA).
   

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