Sardegna

Dettori e Moretti rileggono Maria Carta

Esce il singolo "Ombre" che anticipa il nuovo album 'omaggio'

Redazione Ansa

 La limpida voce e la chitarra di Beppe Dettori e la magia delle note dell'arpa elettrica di Raul Moretti per una rilettura dei brani di Maria Carta, tra cui "No potho reposare", "Deus ti salvet Maria", "La corsicana", "Bezzos de iddha mia e ballu". Esce il 27 marzo l'album "(In) Canto Rituale", omaggio all'indimenticata cantautrice di Siligo, voce straordinaria della Sardegna. Il duo composto dall'ex voce dei Tazenda e dall'arpista italo-elvetico propone nelle otto tracce un viaggio nella canzone popolare con una matrice folk colorata di inserzioni new age, blues, rock, elettronica. Esce per l'etichetta Undas in collaborazione con la Fondazione Maria Carta. E da oggi sarà trasmesso dalle radio "Ballu", il singolo accompagnato da un videoclip e che anticipa l'uscita dell'album.

Un sodalizio umano e artistico decennale, quello di Dettori e Moretti, che ha dato vita a questo nuovo lavoro. L'album è composto da sette brani tradizionali: sei in logudorese, uno in gallurese e un inedito in italiano, "Ombre". Un brano recitato che attraverso una serie di paesaggi sonori rimanda all'infanzia di Maria Carta a Siligo quando all'alba si recava al fiume a lavare i panni. "Nel tragitto intonava i canti a "voce delirante"per proteggersi e scacciare le paure provocate dai rumori del crepuscolo, ombre e fantasmi creati dalla fantasia di una bimba di otto anni - rievoca in un colloquio con l'ANSA Beppe Dettori - un brano tradizionale con incursioni nel rock e dintorni, nel rispetto della poetica musicale di Maria Carta.

Miscelare il folk con il rock - diceva- era un modo indiretto di presentare anni e anni di vita di tradizione ad un pubblico più vasto di giovani". Una visione di innovazione della tradizione "per tenerla viva - aggiunge Raul Moretti - nel dialogo con la modernità e con il mondo".
   

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