Due nuovi casi di contagio da coronavirus sono stati accertati dall'unità di crisi della Regione Sardegna. I contagiati nell'isola diventano quindi otto. Gli ultimi test positivi, dopo9 la donna di Iglesias, rigardano due cittadini di Quartu Sant'Elena, uno è ricoverato in ospedale a Cagliari, l'altro, invece, riceve le cure nella propria abitazione e le sue condizioni sono buone. Le autorità sanitarie stanno provvedendo a rintracciare le persone con le quali i pazienti avevano avuto contatti negli ultimi giorni.
UNITA' DI CRISI EMANA NUOVE PRECAUZIONI - L'Unità di crisi regionale informa che coloro che ritengono di avere avuto un contatto stretto con persone risultate positive al coronavirus devono auto-isolarsi nel proprio domicilio o in altra sede, senza avere contatti con altre persone per almeno 14 giorni. Nel contempo, devono provvedere a chiamare il numero verde 800311377 dalle 8 alle 20, informando gli operatori delle proprie condizioni e delle circostanze del contatto con la persona positiva.
di Fabrizio Fois
E' stato tra i medici che hanno preso in carico il primo caso di coronavirus diagnosticato in Sardegna. Ogni giorno è entrato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari sapendo di dover lavorare in trincea come tutti i suoi colleghi. Un impegno titanico in questi tempi di epidemia portato avanti senza mai un cedimento. Poi i primi sintomi e l'amaro responso: positivo al Covid-19. Di lui, il medico cagliaritano che oggi rappresenta il quinto caso nell'Isola, non si sa nient'altro, come è giusto che sia, ma è certo che entrando in contatto con l'imprenditore di 42 anni ricoverato nel suo reparto, non è scampato al contagio. Positivo al primo tampone, anche per il medico occorrerà aspettare la conferma da parte dell'Istituto superiore di sanità. Come possa essersi infettato dal Covid-19 ancora non è dato di sapere. Il protocollo per la gestione di questi casi è rigido e prevede dispositivi di protezione sanitaria per la salvaguardia di tutti i professionisti del settore. Nel reparto e in ospedale in pochi hanno voglia di parlare: si lavora pancia a terra. Intanto, a poche ore dalla diffusione della notizia del quinto caso di positività, l'Unità di crisi della Regione si è subito riunita per le opportune valutazioni e l'adozione delle misure previste dall'emergenza. Il medico si trova in quarantena nella propria abitazione. I colleghi con cui è venuto a contatto sono stati sottoposti anche loro al test e messi in quarantena precauzionale. Non solo. Tutto l'ospedale cagliaritano che sta seguendo in prima linea la lotta al virus ha dato una stretta agli accessi. Una circolare firmata dalla direzione medica e dal capo dipartimento della medicina interna, e indirizzata a tutti i reparti, dispone "la sospensione delle attività ambulatoriali in tutta l'area internistica, dei ricoveri programmati e in day hospital". Proseguiranno invece le terapie che non sono rinviabili. Ma c'è di più: fuori subito i pazienti che posso essere dimessi. Il documento segue una nota interna dell'Azienda sanitaria unica dell'Isola, l'Ats, che dispone lo stop "a tutte le visite che non rivestono carattere di urgenza/emergenza fino a nuova comunicazione". Complessivamente sono cinque i casi di accertati di coronavirus in Sardegna, altri due sardi sono rimasti contagiati fuori dall'Isola: uno è ricoverato a Milano e una donna a Roma.
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