Sardegna

Cagliari: Giulini "da tre mesi facevamo ridere"

"Dispiace esonerare un allenatore ma l'amarezza era tanta"

Calcio: Cagliari, Zenga e Giulini

Redazione Ansa

"Ho trovato una squadra buonissima, la prima cosa che ho fatto è stata chiamare Maran, gli ho dato la mia solidarietà, mi è sembrato corretto". Sono le prime parole da neo allenatore del Cagliari di Walter Zenga, presentato dal club rossoblù alla Sardegna Arena. "Sono venuto perché penso che sia una squadra con una grande storia e che rappresenta un'intera regione: mi sono prefissato di portare entusiasmo e follia. Le sconfitte ci possono stare, ma si deve sudare la maglia. Mio figlio di otto anni non vede l'ora di venire qui da quando ha visto Cagliari-Fiorentina. È una squadra che seguo per tantissimi motivi". La seconda persona chiamata è stato Gianfranco Matteoli, anche lui ex Inter, e poi Gigi Riva: "Siamo stati tanto tempo in Nazionale- ha detto Zenga - volevo assolutamente sentirlo". "Cercherò di trasmettere alla squadra entusiasmo perché sono ottimista, vedo sempre il buono nel futuro. Ho due settimane di lavoro davanti per valutare la situazione. Io quando vado in panchina mi metto l'elmetto".

GIULINI, DA TRE MESI FACEVAMO RIDERE - "Dispiace esonerare un allenatore, ma nelle ultime giornate ho visto davvero poco. L'amarezza è grande: riguarda me, la squadra, l'allenatore, tutti. Da tre mesi facciamo ridere: ci sono stati atteggiamenti sbagliati in campo e fuori dal campo. Siamo reduci da partite insipide, questo significa che anche gli allenamenti forse erano insipidi". Così il presidente del Cagliari Tommaso Giulini sull'esonero di Maran. E ora comincia l'era Zenga. "Qualche tempo fa, quando le cose non andavano bene, l'unico nome che mi fece Carli era quello di Zenga. E quando si è trattato di decidere lo abbiamo chiamato - ha detto Giulini - Da Lecce in poi il Cagliari non è più stato quello delle partite che avevano fatto grande la squadra prima. Sono certo che la nostra scelta sia la migliore in assoluto. Sono innamorato di questa rosa, ripartiamo da zero, questo è un nuovo inizio: non c'è niente di più bello. Ci deve essere adrenalina come se fossimo di nuovo in ritiro. Voglio vedere 'ignoranza' e concretezza. Questa squadra è da primi dieci posti".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it