Sardegna

Droga e armi 10 indagati nel Nuorese

Tra misure cautelari carcere, domiciliari e obbligo di dimora

Redazione Ansa

 Dalle prime luci di questa mattina,ßi Carabinieri della Compagnia di Ottana, con il supporto del personale della Compagnia di Siniscola, di Nuoro, dei Reparti Squadriglie, dello Squadrone Cacciatori di Sardegna e di un elicottero del 10/o Nucleo Elicotteri di Olbia, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro su richiesta della locale Procura, nei confronti di 10 persone che, a vario titolo, sono ritenute responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi clandestine e di estorsione. Alcune di queste sono finite in carcere, altre ai domiciliari, mentre per alcune è scattato il provvedimento di obbligo di dimora. I dettagli dell’operazione saranno resi notißnel corso di un incontro con la stampa che si terràßalle 11 nella sede del Comando Provinciale Carabinieri di Nuoro.

COCAINA CHIAMATA CON VEZZEGGIATIVO - Chiamavano la cocaina "cicci puppu" nel tentativo di non far capire eventualmente a chi li ascoltava che si trattava di droga. Ed è proprio con questo nome, che suona tanto di vezzeggiativo, è stata battezzata l'operazione condotta questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Ottana con il supporto del personale della Compagnia di Siniscola, di Nuoro, dello Squadrone Cacciatori di Sardegna e di un elicottero del Nucleo Elicotteri di Olbia, con la quale è stato smantellato un gruppo criminale specializzato nello spaccio di droga, soprattutto cocaina e marijuana, attivo nel Nuorese tra i comuni di Fonni, Siniscola, Gavoi, Nuoro e Orani. Dieci i provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Nuoro. In carcere sono finiti Pietro Innocenti, 20 anni e Raffaele Marceddu, 30 anni entrambi di Fonni, Salvatore e Pasquale Grecu, fratelli 30enni di Siniscola. A Giuseppe Innocenti, 50 anni, padre di Pietro, l'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere dove già si trovava a seguito dell'arresto da parte dei Carabinieri di Ottana, avvenuto nel giugno 2019, per detenzione illegale di un fucile con numero di matricola cancellato. Ai domiciliari sono finiti Daniele Efisio Cherchi, 19enne e Giuseppe Cabras, 26enne, entrambi di Siniscola. Infine obbligo di dimora per Gaetano Robert Sortino, 30 anni, di Mamoiada ma residente a Siniscola e Christian Fucito, 20enne sempre di Siniscola e Costantino Zichi, 40 anni di Orani. Tutti sono accusati a vario titolo di spaccio, detenzione e porto di armi clandestine e di estorsione. Eseguite una serie di perquisizioni e sequestri nei confronti di altri indagati al momento non raggiunti da misura cautelare.

INDAGINI PARTITE NEL 2018 - Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Ottana che oggi hanno fatto finire in manette sette persone per spaccio, detenzione di armi ed estorsione sono scattate a seguito di alcune perquisizioni eseguite il 30 novembre 2018 nell'ambito di una ampia attività finalizzata al contrasto dello spaccio di droga. In quella occasione nel mirino finirono Francesco Rusui e Costantino Zichi, trovati in possesso, complessivamente di oltre 23 chili di marijuana (23 chili il primo, 400 grammi il secondo). Dopo il blitz è scattata l'attività tecnica che ha permesso ai carabinieri di individuare i fratelli Pasquale e Salvatore Grecu, risultati essere a capo di una rete di spaccio di marijuana a cocaina venduta al dettaglio, avvalendosi talvolta anche dell'operato di minorenni. Inoltre, ha consentito di far luce sul loro canale di approvvigionamento della cocaina, rappresentato dal fonnese Giuseppe Innocenti e dal figlio Pietro. I carabinieri hanno anche accertato come la compagine fonnese facesse ricorso sistematicamente all'estorsione per ottenere dagli acquirenti il pagamento delle partite di droga.


   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it