Sardegna

Finanziaria,Rif, 300mila per Blue Tongue

Proposta con Coldiretti per abbattere costo esami sierologici

Redazione Ansa

 Trecentomila euro da stanziare nella prossima Finanziaria per sostenere gli allevatori del comparto bovino penalizzati dagli oneri della Blue Tongue. La proposta arriva dai Riformatori che, con il direttore di Coldiretti Luca Saba, hanno illustrato la situazione di sofferenza delle aziende che da 17 mesi, dopo il caso registrato a Teulada, sono costrette a spendere 25 euro a capo per il Pcr (proteina C reattiva), cioè l'esame sierologico che stabilisce la positività alla blue tongue. Una precauzione necessaria per esportare il bestiame.

I capi nella zona interessata - un'area tracciata di circa 150 chilometri - sono almeno 10mila, concentrati soprattutto nell'Ogliastra e nel Nuorese. Con il finanziamento destinato all'Istituto Zooprofilattico il costo dovrebbe essere azzerato.

  La richiesta dello stanziamento è anche l'oggetto di un'interrogazione dei Riformatori al presidente della Giunta e all'assessore della Sanità. "Gli allevatori sardi che esportano, soprattutto quelli dell'Ogliastra e del Nuorese (ma non solo), sono fortemente penalizzati dalle norme per la movimentazione del bestiame nella zona interessata dalla Blue Tongue - ha dichiarato il consigliere Michele Cossa - una zona troppo ampia all'interno della quale scatta l'obbligo di costosi esami sierologici a loro carico".

Per Saba della Coldiretti "l'intervento sarebbe importante, considerato che l'embargo dura da 17 mesi e si concluderà solo il 17 ottobre, e che il costo degli esami per gli allevatori costituisce una perdita secca". "Auspichiamo una riposta positiva del Consiglio regionale - ha affermato il capogruppo dei Riformatori Aldo Salaris - perché stiamo parlando di un settore importante della nostra economia reale, formato da migliaia di piccole aziende che, con sacrificio e capacità, riescono a stare sul mercato".
   

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