Sardegna

Direttore Uffizi,"Sardegna museo aperto"

L'Isola e i suoi tesori promossi dal direttore degli Uffizi

Redazione Ansa

Tombe dei giganti, menhir, nuraghi e costumi tradizionali in vetrina al Tourisma 2020, il salone internazionale di archeologia e turismo culturale inaugurato oggi a Firenze. La Sardegna si presenta con l'Unione dei Comuni della Trexenta, Sanluri e Porto Torres. Ed è stata già promossa dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt. "Ho visitato molte volte la Sardegna ed è una terra fantastica, con un patrimonio culturale sparso su tutto il territorio, simbolo - ha sottolineato - di ciò che si intende per museo a cielo aperto, presente nei piccoli centri, che merita di essere visitato oltre le grandi città e i musei più importanti. La Sardegna è anche terra di grandi artisti, abbiamo avuto il grande onore di ospitare agli Uffizi, a metà del 2018, la prima grande mostra museale di Maria Lai, 'Il filo e l'infinito'. Il catalogo è stato, ed è venduto ancora, benissimo".

Situato in posizione strategica, il "Salone Sardegna" è promosso dall'assessorato regionale del Turismo con la collaborazione di Unioncamere Sardegna e l'organizzazione della Carlo Delfino editore. Nello spazio sono raccolti l'Unione dei Comuni della Trexenta (Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli), i Comuni di Sanluri e di Porto Torres. I visitatori della fiera sono stati accolti all'esterno del palazzo, dalle riproduzioni di statue menhir del Sarcidano, Barigadu e Mandrolisai e dalla ricostruzione in scala di un nuraghe opera di Carmine Piras, insieme a un grande pannello calpestabile dedicato al confronto tra l'archeologia sarda e il resto del mondo antico.

Nello stand anche Luigi Lai, ultraottantenne suonatore di Launeddas, il gruppo in costume di Guasila, le foto di Archeofoto e i video di Teravista. Un riconoscimento speciale arriva al complesso archeologico di Sant'Eulalia, a Cagliari: è il premio istituito nel 2013 dalla Società degli archeologi medievisti italiani (Sami) in memoria di Riccardo Francovich, assegnato annualmente al museo o al parco archeologico che rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione verso il pubblico non specialista.
   

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